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Mastalgia ciclica: i benefici terapeutici dell’agnocasto

27/09/2020

Mastalgia ciclica: i benefici terapeutici dell’agnocasto
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Commento a:
Ooi SL, Watts S, McClean R, Pak SC.
Vitex agnus-castus for the treatment of cyclic mastalgia: a systematic review and meta-analysis
J Women's Health (Larchmt). 2020 Feb;29(2):262-278. doi: 10.1089/jwh.2019.7770. Epub 2019 Aug 29

Valutare l’efficacia dell’agnocasto nella cura della mastalgia ciclica: è questo l’obiettivo dello studio coordinato da Soo Liang Ooi, ed espressione del Center for Complementary and Alternative Medicine di Singapore, e della School of Biomedical Sciences presso la Charles Sturt University a Bathurst, Australia.
La mastalgia ciclica è caratterizzata da dolore e pesantezza al seno, normalmente bilaterali, in fase premestruale e a volta pre-ovulatoria. Può associarsi a iperprolattinemia, dovuta a un insufficiente effetto inibitorio della dopamina sull’ipofisi. L’agnocasto (vitex agnus-castus, VAC) è noto per la sua attività dopaminergica, ma sinora i suoi effetti sulla mastalgia ciclica non erano stati approfonditi.
Lo studio si è basato sulla review sistematica e la meta-analisi di 25 trial clinici (17 randomizzati e 8 non randomizzati).
Tutti gli studi esaminati confermano che l’agnocasto è efficace nel ridurre il dolore al seno e i livelli sierici di prolattina nelle pazienti di età compresa fra i 18 e i 45 anni, con o senza sindrome premestruale. Il dosaggio impiegato varia da 20 a 40 20mg/giorno, per tre mesi.
Più in dettaglio:
- sei studi (n = 718, VAC = 356, placebo = 362) confermano la superiorità dell’agnocasto rispetto al placebo (SMD: 0.67, 95% CI: 0.5-0.85);
- sette studi indicano la non inferiorità dell’agnocasto rispetto alle terapie farmacologiche (agonisti della dopamina, antinfiammatori non steroidei, inibitori del reuptake della serotonina, contraccettivi ormonali);
- l’agnocasto è sicuro e si associa solo a leggeri e reversibili eventi avversi.
Poiché alcuni degli studi presi in considerazione potrebbero presentare vari tipi di bias, saranno necessari trial clinici di maggiore qualità per confermare le evidenze raccolte.
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