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L’abuso di alcol predispone a gravi patologie: i risultati di un recente studio statunitense

24/05/2020

L’abuso di alcol predispone a gravi patologie: i risultati di un recente studio statunitense
“Science News” - Segnalazioni e commenti on line su articoli scientifici di particolare interesse
Commento a:
Sterling SA, Palzes VA, Lu Y, Kline-Simon AH, Parthasarathy S, Ross T, Elson J, Weisner C, Maxim C, Chi FW.
Associations between medical conditions and alcohol consumption levels in an adult primary care population
JAMA Netw Open. 2020 May 1; 3 (5): e204687. doi: 10.1001/jamanetworkopen.2020.4687

Esaminare la correlazione fra consumo di alcol e salute in un ampio campione di adulti: è questo l’obiettivo dello studio coordinato da Stacy A. Sterling, ed espressione delle sedi di Oakland e San Francisco del network clinico Kaiser Permanente, Stati Uniti.
Il Kaiser Permanente è un consorzio americano di cure integrate, fondato nel 1945 dall’industriale Henry J. Kaiser e dal medico Sidney Garfield, e che ha inserito il monitoraggio dell’alcolismo nelle sue linee guida strategiche. L’analisi è stata condotta su 26 patologie e su 2 .720.231 persone fra il 1° gennaio 2014 e il 31 dicembre 2017. I dati, estremamente abbondanti, sono stati analizzati fra il giugno 2018 e il febbraio 2020.
Le 26 patologie oggetto dello studio sono state rilevate utilizzando la International Classification of Diseases, Ninth Revision. Il consumo di alcol è stato classificato in cinque distinti livelli in base alle linee guida del National Institute on Alcohol Abuse and Alcoholism:
- non dichiarato;
- a basso rischio;
- eccedente i limiti giornalieri;
- eccedente i limiti settimanali;
- eccedente i limiti giornalieri e settimanali.
Le altre variabili prese in considerazione includono:
- i dati sociodemografici;
- l’indice di massa corporea;
- il fumo;
- i ricoveri in ospedale e in pronto soccorso.
Sul totale dei partecipanti, 1.439.361 (52.9%) sono donne, 1.308.659 (48.1%) sono di etnia bianca, 883.276 (32.5%) sono di età compresa fra 18 e i 34 anni, e 861.427 (31.7%) hanno dichiarato di consumare abitualmente alcolici. Fra questi ultimi:
- hanno una maggiore probabilità di oltrepassare i limiti giornalieri di consumo alcolico i pazienti affetti da diabete (OR 1.11; 95% CI, 1.08-1.15), ipertensione (OR, 1.11; 95% CI, 1.09-1.13), malattia polmonare ostruttiva cronica (COPD) (OR 1.16; 95% CI, 1.10-1.22), lesioni o avvelenamento (OR 1.06; 95% CI, 1.04-1.07);
- hanno una maggiore probabilità di oltrepassare i limiti settimanali i pazienti affetti da fibrillazione atriale (OR 1.12; 95% CI, 1.06-1.18), cancro (OR 1.06; 95% CI, 1.03-1.10), COPD (OR 1.15; 95% CI, 1.09-1.20) e ipertensione (OR 1.37; 95% CI, 1.34-1.40) tendono a oltrepassare;
- hanno una maggiore probabilità di oltrepassare sia i limiti giornalieri che quelli settimanali i pazienti affetti da COPD (OR 1.15; 95% CI, 1.07-1.23), insufficienza epatica cronica (OR 1.42; 95% CI, 1.32-1.53) e ipertensione (OR, 1.48; 95% CI, 1.44-1.52).
Questo ampio studio conferma che numerosi gravi disturbi tendono ad associarsi all’abuso di alcol. E’ di importanza fondamentale che la prevenzione di tali patologie passi anche attraverso la promozione di un consumo di alcolici il più possibile limitato.
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