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Il fumo peggiora la qualità del seme maschile: i risultati di un recente studio

02/04/2017

Il fumo peggiora la qualità del seme maschile: i risultati di un recente studio
"Science News" - Segnalazioni e commenti on line su articoli scientifici di particolare interesse
Commento a:
Sharma R, Harlev A, Agarwal A, Esteves SC.
Cigarette smoking and semen quality: a new meta-analysis examining the effect of the 2010 World Health Organization laboratory methods for the examination of human semen
Eur Urol. 2016 Oct; 70 (4): 635-645. doi: 10.1016/j.eururo.2016.04.010. Epub 2016 Apr 21

Valutare l’impatto del fumo di sigaretta sui parametri di qualità del seme maschile: è questo l’obiettivo della ricerca condotta da R. Sharma e collaboratori, del Department of Health Services presso la Saint Joseph's University di Philadelphia (USA), della Fertility and IVF Unit presso la Ben Gurion University of the Negev a Beer Sheva (Israele), dell’American Center for Reproductive Medicine di Cleveland (USA) e della Andrology and Human Reproduction Clinic di Campinas (Brasile).
Circa il 37 per cento degli uomini in età riproduttiva fuma sigarette, con punte massime in Europa. Le tossine contenute nel tabacco e sviluppate dalla combustione possono danneggiare la qualità e la funzionalità del seme: lo studio si propone di valutare l’entità di tale danno, anche in relazione ai metodi di laboratorio introdotti nel 2010 dalla World Health Organization (WHO) per l’esame dello sperma umano.
Gli autori hanno condotto una review sistematica, seguita da una meta-analisi, su tre database: PubMed, Saint Joseph's University Discover e Google Scholar. In totale, sono stati selezionati 20 studi, per un totale di 5865 partecipanti. I parametri studiati sono il volume, la concentrazione, la motilità e la morfologia dello sperma.
Dai dati esaminati emerge che il fumo di sigaretta correla con una significativa riduzione della qualità degli spermatozoi in termini di:
- quantità (differenza media [MD]: -9.72×106/ml; 95% CI, -13.32 / -6.12);
- motilità (MD: -3.48%; 95% CI, -5.53 / -1.44);
- morfologia (MD: -1.37%; 95% CI, -2.63 / -0.11).
Lo studio evidenzia inoltre che:
- l’effetto è maggiore nei fumatori moderati e forti rispetto ai fumatori blandi;
- i nuovi metodi di laboratorio adottati dalla WHO hanno un impatto minimo sulla portata degli effetti osservati, confermando così i risultati ottenuti in passato sui medesimi parametri.
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