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Dopo un cancro pediatrico: incidenza di disturbi sessuali in giovane età

14/03/2021

Dopo un cancro pediatrico: incidenza di disturbi sessuali in giovane età
“Science News” - Segnalazioni e commenti on line su articoli scientifici di particolare interesse
Commento a:
Greenberg DR, Khandwala YS, Bhambhvani HP, Simon PJ, Eisenberg ML.
Male and female sexual dysfunction in pediatric cancer survivors
J Sex Med. 2020 Sep;17(9):1715-1722. doi: 10.1016/j.jsxm.2020.05.014. Epub 2020 Jul 2

Valutare la prevalenza di disturbi sessuali, e i fattori di rischio ad essi associati, nei giovani colpiti da cancro in età pediatrica: è questo l’obiettivo dello studio coordinato da Daniel Greenberg, ed espressione della School of Medicine presso la Stanford University e del Lucile Packard Children’s Hospital di Palo Alto, Stati Uniti.
Il cancro in età pediatrica lascia dietro di sé numerosi effetti indiretti a lungo termine: sono tuttavia scarsi i dati relativi alla sfera sessuale.
Lo studio è stato condotto on line attraverso il Female Sexual Function Index (FSFI) e l’International Index of Erectile Function (IIEF-5). Durante la survey sono stati anche raccolti i dati demografici, la storia oncologica, le terapie ricevute e le abitudini sessuali. La presenza di disturbi è stata accertata per punteggi di FSFI < 26.55 e IIEF-5 < 22.
Questi, in sintesi, i risultati:
- 21 donne (72.4% del totale) e 20 uomini (71.4%) erano sessualmente attivi e hanno completato il questionario;
- età media al sondaggio: 23.7 anni (±4.1); età media alla diagnosi: 9.1 anni (±5.0), senza differenze tra maschi e femmine;
- il 25.0% degli uomini (5/20) e il 52.4% delle donne (11/21) riportavano disturbi sessuali (P = .11);
- le donne che avevano avuto difficoltà a rilassarsi durante il rapporto negli ultimi 6 mesi avevano anche un maggiore probabilità di riportare disfunzioni sessuali (OR 13.6, 95% CI: 1.2-151.2, P = .03);
- l’analisi per sottogruppi dei disturbi femminili indica che la radioterapia correla con una ridotta lubrificazione e una minore soddisfazione durante il rapporto, mentre le terapie pelviche si associano a una significativa riduzione della soddisfazione sessuale e un aumento del dolore.
In conclusione:
- la prevalenza di disturbi sessuali femminili dopo un cancro pediatrico è più elevata che nella popolazione generale di età equivalente;
- i medici dovrebbero essere consapevoli di questa potenziale sequela a lungo termine, in modo da adottare tempestive misure preventive;
- date le ridotte dimensioni del campione esaminato, le indicazioni dello studio hanno una validità limitata e andranno confermate da ulteriori indagini.
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