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Dopo il vaccino anti HPV: il comportamento contraccettivo di un campione di donne greche

28/04/2019

Dopo il vaccino anti HPV: il comportamento contraccettivo di un campione di donne greche
"Science News" - Segnalazioni e commenti on line su articoli scientifici di particolare interesse
Commento a:
Vatopoulou A, Papanikolaou A, Diavatis S, Goulis DG.
Human papilloma virus vaccination and attitudes towards contraception: a cross-sectional study
Eur J Contracept Reprod Health Care. 2019 Apr 10:1-6. doi: 10.1080/13625187.2019.1595573. [Epub ahead of print]

Verificare se la vaccinazione anti Papillomavirus (HPV) modifichi in negativo le abitudini contraccettive delle giovani donne: è questo l’obiettivo dello studio osservazionale trasversale condotto da A. Vatopoulou e collaboratori, della Paediatric and Adolescent Gynaecology Clinic presso la Aristotle University di Salonicco, Grecia.
La ricerca, condotta attraverso la compilazione di un questionario anonimo, ha coinvolto 191 donne, di cui:
- 75 sottoposte a vaccinazione anti HPV (39.3%);
- 116 controlli non vaccinati (60.7%).
Questi, in sintesi, i risultati dello studio.
I metodi contraccettivi più utilizzati sono:
- il profilattico (46%);
- la contraccezione d’emergenza (14%);
- il coito interrotto (12%).
Rispetto ai controlli, le donne vaccinate:
- sono meno osservanti dal punto di vista religioso (0.64; 95% CI 0.45, 0.93; p = .016);
- hanno avuto madri più colte (RR 1.91; 95% CI 1.01, 3.63; p = .027);
- hanno iniziato più precocemente la loro vita sessuale (RR 1.94; 95% CI 1.06, 3.55; p = .015);
- ritengono che la vaccinazione abbia aumentato la loro sicurezza sul fronte sessuale (RR 1.45; 95% CI 1.02, 2.05; p = .039), ma che questo non debba indurre cambiamenti nelle loro abitudini contraccettive;
- considerano che la vaccinazione anti HPV sia un prerequisito indispensabile per iniziare una relazione sessuale (RR 1.87; 95% CI 1.34, 2.63; p < .001).
Stando agli autori, dunque, un quadro confortante. Tuttavia, dall’articolo emerge un’indicazione allarmante (mitigata solo in parte dall’esiguità del campione), e cioè che la maggior parte delle donne greche intervistate adotta metodi contraccettivi:
- esclusivamente delegati alla responsabilità dell’uomo, come il profilattico;
- o altamente insicuri, come il coito interrotto;
- o che denotano una totale mancanza di reale protezione, come la contraccezione d’emergenza.
E’ questo il quadro che si dovrebbe tenere presente, intervenendo con adeguate strategie di informazione nelle scuole e presso le famiglie. Non va infatti dimenticato che l’assetto contraccettivo ottimale prevede l’utilizzo contemporaneo:
- di un contraccettivo ormonale da parte di lei, per la prevenzione delle gravidanze indesiderate;
- del profilattico da parte di lui, in ogni tipo di rapporto e sin dall’inizio del rapporto, per la prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale.
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