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Disfunzione erettile, folati e omocisteina: correlazioni cliniche

18/03/2018

Disfunzione erettile, folati e omocisteina: correlazioni cliniche
"Science News" - Segnalazioni e commenti on line su articoli scientifici di particolare interesse
Commento a:
Sansone M, Sansone A, Romano M, Seraceno S, Di Luigi L, Romanelli F.
Folate: a possible role in erectile dysfunction?
Aging Male. 2017 Nov 20:1-5. doi: 10.1080/13685538.2017.1404022. [Epub ahead of print]

Valutare la correlazione tra disfunzione erettile e livelli di omocisteina e folati: è questo l’obiettivo dello studio di Massimiliano Sansone e collaboratori, del Dipartimento di Medicina Sperimentale presso l’Università La Sapienza di Roma.
I folati, o vitamina B9, si trovano nelle verdure a foglia verde e sono stati isolati per la prima volta negli spinaci. Il nostro organismo non è in grado di produrli autonomamente: sono quindi definiti “alimento essenziale” e vanno introdotti con l’alimentazione. Mentre i folati sono composti naturali presenti nel cibo, l’acido folico è una molecola con la medesima composizione, ma di sintesi chimica.
Alti valori di omocisteina nel sangue indicano una carenza di vitamina B9, e segnalano un aumentato rischio cardiovascolare.
La ricerca è stata condotta su 31 pazienti affetti da disfunzione erettile (gruppo A; età 52.83 ± 11.89 anni) e 31 controlli sani (gruppo B; età 49.14 ± 13.63 anni). Ogni partecipante è stato sottoposto a prelievi del sangue a digiuno, mentre la disfunzione erettile è stata accertata attraverso l’International Index of Erectile Function-5 (IIEF-5).
Questi, in sintesi, i risultati emersi dall’elaborazione statistica dei dati:
- il punteggio medio calcolato con l’IIEF-5 è risultato significativamente più basso nel gruppo A rispetto al gruppo B (10.71 ± 4.24 vs 23.32 ± 1.33, p<.001);
- in confronto al gruppo B, nel gruppo A sono emersi livelli significativamente più bassi di folati (5.11 ± 1.79 vs 7.9 ± 3.55 ng/ml, p<.001) e significativamente più alti di omocisteina (13.61 ± 3.55 vs 9.17 ± 2.32 µmol/L, p<.001).
Lo studio indica dunque come possa sussistere una correlazione diretta significativa tra disfunzione erettile, carenza di folati e iperomocisteinemia, e come – di conseguenza – l’integrazione di acido folico possa contribuire alla cura del disturbo.
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