Una silenziosa storia d'amore: come nasce, in gravidanza, l'attaccamento affettivo tra mamma e bambino
“Cara professoressa, sappiamo tutti che, normalmente, ogni madre ama i propri figli. Ma come nasce, in quei fatidici nove mesi di attesa, l’amore fra la mamma e il bambino? E’ solo una questione psicologica, o c’entra anche la biologia?”.
Una silenziosa storia d'amore: come nasce, in gravidanza, l'attaccamento affettivo tra mamma e bambino
25/03/2022 Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano
La risposta in sintesi
Gentile amica, grazie per questa splendida domanda che mi dà l’opportunità di condividere nuove, straordinarie acquisizioni della scienza sui segreti della gravidanza. In passato si pensava che l’attaccamento affettivo tra la madre e il suo bambino avesse un fondamento esclusivamente psicologico: secondo questa tesi, l’amore germoglia nella mente della donna già prima del concepimento, si sviluppa durante la gestazione e poi matura pienamente dopo il parto. Tutto questo è vero. Ma c’è di più, proprio sul piano biologico. In questo video illustro: - come, fin dalla quinta settimana di gestazione, il feto rilasci attraverso la placenta moltissime cellule staminali, totipotenti, che raggiungono il corpo della madre, e in particolare il lobo limbico, che all’interno del cervello governa le emozioni e gli affetti; - come queste cellule si trasformino in neuroni, determinando una profonda trasformazione delle strutture cerebrali materne; - la correlazione diretta fra questa trasformazione e l’intensità dell’attaccamento dopo la nascita; - le interferenze che possono ostacolare o interrompere questo mirabile processo; - come il piccolo non sia quindi soggetto passivo di quell’amore nascente, ma protagonista attivo, e quasi regista silenzioso; - la straordinaria longevità delle cellule di provenienza fetale, che possono persistere per molti anni nel cervello della mamma.
ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico.