Rosaria T. (Udine)
Le ragioni del corpo
La seconda componente è la percezione: che risulta dall’integrazione che il cervello fa tra la sensazione dolorosa, le emozioni associate al dolore (e a quel dolore, se cronico o recidivante) e il ricordo di altre esperienze dolorose. La percezione è quindi una sintesi squisitamente soggettiva tra la sensazione, la storia personale di quello e altri dolori, e il supporto affettivo, o meno, che la persona che soffre sente attorno a sé. Il dolore, soprattutto quello acuto e intenso, scatena emozioni negative fino all’angoscia, anche di morire.
Le vie del dolore
Di converso, la carezza, la mano tenuta con tenerezza, l’abbraccio, sincronizzano i bioritmi, anche del battito del cuore, calmandolo, e dicono alla persona (e al suo cervello!): «Non avere paura, sono qui con te, ti voglio bene». Questo messaggio affettuoso calma l’ansia, riduce la paura e fa virare al rosso i semafori delle vie del dolore, che diventano ad “alta resistenza”. Meno segnali di dolore arrivano al cervello: cresce il sollievo. Al contempo, il contatto con la mano attiva le vie sensoriali che partono dalla pelle. Le fibre nervose sensitive arrivano al midollo spinale, dove attivano il cosiddetto “controllo di porta” (gate control): il segnale affettuoso che parte dalla pelle ha la precedenza e chiude, o socchiude, la porta al segnale di dolore.
Le ragioni del cuore
Riscopri il terapeuta del dolore che è in te
- tenerle la mano con tenerezza, in casa o in ospedale, quando andiamo a trovarla;
- farle un massaggino sulla mano, con una crema idratante, mettendoci un po’ di sentimento, o massaggiare con garbo la parte che dà dolore, se è una persona di famiglia, o un’amica cara, con cui siamo più in confidenza;
- respirare lentamente e profondamente, con il diaframma (respiro “di pancia”): il respiro lento calma e, grazie al contatto di pelle, riduce ansia e paura; inoltre sincronizza i bioritmi della persona sana con quelli della persona malata, e così rallenta i battiti del cuore e la frequenza del respiro, dando benessere;
- parlare lentamente e con dolcezza, con un sorriso gentile: la voce calma è una carezza per l’anima e, in sinergia con il contatto affettuoso della mano, o un abbraccio, ha un potentissimo effetto analgesico, come sanno tutte le mamme, e i papà, sensibili del mondo.
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