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Ginecomastia: che cosa la provoca, come si affronta

Ginecomastia: che cosa la provoca, come si affronta
07/09/2022

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

«Separata, ho due figli: un ragazzino di 14 anni, timido e sensibile, e una bambina di 7 anni, dominante, a volte aggressiva con il fratello. La scorsa settimana, ci ha gelati con un: “Mamma, ma non hai visto che a Marco crescono le tette?”. Il fratello è scoppiato in singhiozzi, è corso via e si è chiuso in camera. Nell’ultimo periodo era più chiuso e malinconico. Non voleva più andare a nuoto. Il pediatra mi ha rassicurata dicendo che il problema, che ha chiamato “ginecomastia”, è transitorio e si risolve in pochi mesi. Però, vedendo come sta mio figlio, sono molto preoccupata. Che cosa ci consiglia?».
A.F (Bologna)
Condivido la sua preoccupazione, gentile signora, proprio per l’impatto che questo turgore mammario sta causando a suo figlio sul fronte emotivo. L’ingrossamento puberale transitorio della ghiandola mammaria, la ginecomastia, è un fenomeno frequente, che interessa il 50% circa degli adolescenti. E’ dovuto all’azione del tumultuoso aumento degli ormoni sessuali puberali, che nel maschio include una minima quantità di estrogeni, sulla ghiandola mammaria. La conseguenza è una crescita transitoria del seno, di variabile entità, che può causare un fastidioso senso di tensione. In genere regredisce spontaneamente in circa sei-otto mesi, che però a un ragazzino possono sembrare eterni, con pesanti conseguenze sul suo equilibrio emotivo e il suo senso di mascolinità. E’ più marcata negli adolescenti sovrappeso o obesi (“pseudoginecomastia”), per l’effetto sommatorio del tessuto adiposo sulla componente ghiandolare.
La reazione di suo figlio mi sembra esprima un’angoscia profonda: «Che cosa mi sta succedendo? Non è che sto diventando femmina?». Un pensiero inconfessabile. Molti ragazzi con ginecomastia si vergognano per questo cambiamento fisico, che li inquieta profondamente, e hanno paura. Paura di essere anormali, paura di essere derisi o umiliati dagli amici. La frase aggressiva della sorella gli ha fatto esplodere le paure più profonde. Ecco perché è scoppiato in singhiozzi. Molti ragazzi con ginecomastia abbandonano lo sport, non vogliono più andare al mare, hanno pudore di spogliarsi anche davanti ai familiari. Siccome nessuno ne parla, pensano di essere gli unici ad avere questo problema, per loro gravissimo.
E’ quindi importante che il medico rassicuri il ragazzo che questo fenomeno è dovuto al terremoto ormonale della pubertà, che non cambia la sua mascolinità e che il problema è transitorio. O, se è il caso, che sarà ben curato, se la ginecomastia è eccessiva, asimmetrica, persistente, o è la spia di altri problemi di salute. Da mamma attenta, spieghi anche alla piccola che non si deridono aspetti fisici o cambiamenti del corpo. Mai banalizzare la ginecomastia, men che meno in tempi di identità sessuali fragili e inquiete.

Pillole di salute

«L’orgasmo può scatenare emicrania?».
G.M.

Sì. Quest’emicrania acuta può essere “benigna”, associata solo al dolore, o “maligna”, perché indica il rischio di ipertensione ed emorragie cerebrali. E’ sempre un sintomo da approfondire. 

Adolescenti e giovani Ginecomastia e pseudoginecomastia Identità sessuale / Disturbi dell'identità Identità fluida Pubertà

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