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Fantasie di tradimento: perché sono afrodisiache

Fantasie di tradimento: perché sono afrodisiache
25/06/2025

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

«Ho 65 anni, sposato da 21. Mia moglie è più giovane di me, molto bella, anche ora. E’ sempre stata molto corteggiata. Da un po’ di tempo ho difficoltà di erezione. Se però faccio delle fantasie con lei e un altro provo un’eccitazione fortissima. Le ho chiesto di fare delle fantasie sui suoi corteggiatori. Lei ha accettato, ridendo, “se mi faceva piacere”. Non sono mai stato così preso da mia moglie come adesso. Però proprio quelle fantasie mi sono diventate indispensabili per eccitarmi: perché? E se lei si stancasse?».
L.R. (Mantova)
Perché una fantasia di tradimento può essere tanto afrodisiaca, gentile signore? Proprio perché è una fantasia! E perché dà la sensazione di poter controllare tutta la situazione: il “terzo” è solo fantasticato. Il gioco può essere variato e interrotto a piacimento, senza (apparenti) rischi nella realtà, pur potendo essere vissuto con la pienezza di intensità di una situazione quasi reale.
Perché proprio questa fantasia? Uno degli afrodisiaci più potenti è proprio il non essere del tutto certi dell’amore e dell’esclusività dell’altro. E’ eccitante per l’idea che vi siano un altro, o altri corteggiatori, più o meno competitivi, di fatto “sconfitti”, perché è lei che fa l’amore con sua moglie, ribadendo, più o meno consciamente, il possesso di quel corpo, di quel cuore, di quella bellezza che lei ama così tanto.
Aumenta il desiderio e l’eccitazione anche il senso di fragilità, il sentire che in quel momento dell’amore si è l’unico o l’unica, ma domani non si sa. L’incertezza, la distanza, il bisogno di riaffermare la territorialità del corpo, quel “sei mio”, “sei mia” che aumentano il senso di appartenenza possono rilanciare il desiderio, l’eccitazione mentale e quindi tutta la risposta fisica come poche altre fantasie. Purché non diventino una liturgia obbligatoria, specialmente quando sono condivise. In questo senso, la sua preoccupazione di non annoiare sua moglie, alla fine, è molto motivata e pertinente.
Per questo le consiglio di fare una valutazione uro-andrologica, perché potrebbe risolvere quell’iniziale difficoltà di erezione in modo farmacologico con un farmaco vasoattivo (avanafil, sildenafil, tadalafil o vardenafil), se indicato. Il grande vantaggio sarà riavere un’ottima erezione, anche senza queste o altre fantasie. Questo evita di renderle obbligatorie, e quindi alla fine noiose o fastidiose, soprattutto per sua moglie, mantenendo più varietà e più spontaneità, essenziali in amore. Anche l’afrodisiaco più potente, se diventa abitudine, perdere il suo potere di eccitazione, soprattutto per l’altro. Mantenere un’eccellente risposta fisica, con giusti farmaci e sani stili di vita, attività fisica quotidiana in testa, indipendentemente dal tipo di fantasia, questa è saggezza. E lungimiranza, augurandole di essere a lungo felice con la sua bella, intelligente e sensuale signora.

Pillole di salute

«Mio marito ha il Parkinson. I farmaci che prende gli fanno venire sempre voglia. A settant’anni non ce la faccio più!».
S.T. (Livorno)

Il levodopa è un farmaco molto usato nel morbo di Parkinson per ridurre i sintomi motori. Può aumentare il desiderio, in modo sgradito per la donna. E’ un serio effetto collaterale. Ne parli con il neurologo curante.

«Ho 53 anni, sono in menopausa da due, sto bene e non prendo ormoni. Con mio marito ho secchezza, e poca voglia. Però da quattro mesi ho un amante che mi piace molto e la lubrificazione è perfetta, anche senza ormoni! E allora, gli ormoni servono o no?».
M.T. (Viterbo)

Il desiderio, l’eccitazione mentale e fisica, la lubrificazione e il piacere orgasmico hanno due componenti: una biologica (ormonale, nervosa, vascolare, metabolica, muscolare...), l’altra psichica. Quest’ultima potenzia i meccanismi nervosi e vascolari che dal cervello scendono ad attivare la dilatazione dei vasi che circondano la vagina, da cui dipende la lubrificazione. Un forte stimolo fisico ed emotivo, la novità di un amante che piace molto, una situazione nuova possono dare un’accelerata a meccanismi fisici e ormonali addormentati. Ancor più se la donna è in menopausa da poco tempo e i tessuti sono ancora ben responsivi, col giusto stimolo. Gli ormoni servono sempre di più col passare degli anni, perché il danno causato dalla loro mancanza può altrimenti neutralizzare anche l’effetto dell’amante più ardente.

Disturbi dell'erezione / Disfunzione erettile Fantasie erotiche Farmaci vasoattivi Rapporto di coppia Tradimento

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