Lucrezia G. (Modena)
La vulnerabilità alle vaginiti da candida è già un campanello d’allarme importante. Giustamente la sua dottoressa le ha consigliato di ridurre, se non eliminare, glucosio e saccarosio. Una ricerca che stiamo conducendo in Italia sul dolore vulvare e sul dolore ai rapporti su più di 1200 donne – grazie alla Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna Onlus, alla Associazione Italiana Vulvodinia e a molti Colleghi – ha mostrato chiaramente come la candida causi questi sintomi nel 28% delle donne.
Non solo: mentre la prevalenza del diabete in Italia, fino ai 65 anni, è del 5,4%, nelle nostre pazienti la familiarità è dell’8%, da parte materna, paterna e perfino in altri parenti: ciò conferma il fatto che l’alimentazione è un fattore critico e che una dieta attenta a ridurre gli zuccheri è una parte essenziale delle modifiche dello stile di vita, se si vuol davvero guarire. E’ buona regola ridurre molto anche i cibi lievitati, come il pane, la pizza, i cracker e i biscotti.
Attenzione: tutti abbiamo la candida come tranquillo e innocuo “commensale” sulle nostre mucose, sulla cute e nell’intestino. Si virulenta e diventa aggressiva quando passa dalla forma silente (spora) a quella vegetativa (ifa) in risposta agli antibiotici, agli estrogeni e a stili di vita inappropriati fra cui, appunto, l’eccesso di zuccheri.
L’obiettivo non è quindi eliminarla (impossibile), ma tenerla buona, silente e innocua! Un caro saluto.
Prevenire e curare – Candida: rilassate i muscoli del pavimento pelvico
Alimentazione e dieta Antibiotici Candida recidivante Diabete Dolore ai rapporti / Dispareunia Mastociti Stili di vita Vestibolite vulvare / Vestibolodinia provocata Vulvo-vaginite