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Anni d'argento: quando il desiderio riemerge dai sotterranei dell'anima

Anni d'argento: quando il desiderio riemerge dai sotterranei dell'anima
14/06/2023

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

«Sono una donna di 68 anni. Vergine. Da qualche tempo, nonostante l'età, ho degli stimoli sessuali. Mi accade quando vedo qualche pubblicità o un film in cui il protagonista è a torso nudo. Spesso riesco a resistere, altre volte mi devo soddisfare da sola.... Dopo mi è capitato di piangere. Cosa mi consiglia di fare? C'è qualche terapia farmacologica?».
Tristemente preoccupata
Ho riflettuto molto sulle sue parole, gentile signora. Intuisco quanto sia stato difficile decidere di scrivermi, e la solitudine che l’ha indotta a farlo. Il primo passo per aiutarla è comprendere la causa di questi desideri tardivi, che può essere biologica, psicosessuale o derivare da entrambe. E’ opportuno fare il dosaggio nel sangue degli ormoni sessuali, in particolare androgeni (testosterone totale e libero, deidroepiandrosterone-solfato, 17-OH-progesterone) per valutare se non vi sia un aumento tardivo, seppur raro, di questi ormoni. In caso affermativo, la causa va ricercata con molta cura integrando il dosaggio con un’ecografia addominale e pelvica, con speciale attenzione ai surreni e alle ovaie.
Esclusa la causa biologica, che va altrimenti ben curata, va approfondito lo scenario psicosessuale. Il desiderio tardivo nasce a livello inconscio, quando pian piano si sommano nostalgie di carezze mai avute e malinconie, solitudine e rimpianti, o sonni inquieti, accesi dal sogno di un abbraccio o di un bacio. Un’immagine innocente, qual è un uomo a torso nudo, può allora risvegliare e accendere un desiderio a lungo rimasto imprigionato nei sotterranei dell’anima per educazione, per cultura, e forse per tabù, e che ora si impone alla sua attenzione con l’urgenza dell’energia vitale che è la prima sorgente del desiderio fisico. Un desiderio che, in sé, è espressione sanissima di salute e di voglia di sentirsi viva, e che invece la fa sentire in modo oscuro colpevole, o “sbagliata”, al punto di piangere. Un pianto che ha molti significati e che va ben ascoltato.
Il da farsi dipende dalle sue aspettative. Se l’obiettivo è zittire questo desiderio, vissuto come troppo disturbante per lei, la terapia farmacologica c’è, seppure off-label (ossia non originariamente autorizzata per questo tipo di impiego). Tuttavia, le suggerirei di considerare anche un’altra possibilità: il desidero fisico è una sentinella di vita, un’affermazione di vita. Con un aiuto psicoterapeutico qualificato, potrebbe dar voce ai suoi sentimenti, alla sua solitudine, alla sua malinconia, al suo bisogno di felicità fisica, pur così intima e segreta. Potrebbe ascoltare il suo corpo con una diversa tenerezza e complicità, per liberare desiderio e piacere da una lunga prigionia. E sentirsi finalmente rasserenata e pacificata con il suo corpo, che resta il suo migliore amico, come lo è per ciascuno di noi. E quel piacere segreto, che oggi la turba, potrebbe diventare una piccola gioia, un regalo dolce e leggero, come un raggio di sole inatteso. Glielo auguro di cuore.

Pillole di salute

«Mia figlia, 13 anni, ha cicli emorragici che la bloccano a letto per settimane. Due ginecologhe dicono che è troppo giovane per prendere ormoni. Siamo disperati!».
Lara (Venezia)

La ragazzina va curata e subito. Il ciclo così abbondante può essere causato da una carenza genetica di piastrine o da squilibri ormonali. Capita la causa, ridurre subito il numero di cicli con un’opportuna terapia ormonale è la via necessaria e urgente per restituire a vostra figlia salute e gioia di vivere.

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