A.R. (Bologna)
Accetto tuttavia la sua divertita provocazione: quali sono gli aspetti positivi? E quando si verificano? Lei ne è un perfetto esempio. E’ rimasta saldamente al volante della sua situazione affettiva: non si è per niente innamorata di un altro. Si è regalata un’avventura, direi strategica, con un atteggiamento che tradizionalmente era considerato “maschile”. E che invece oggi è presente anche nelle donne. Ci è entrata da protagonista, scegliendola allegramente e con lucido distacco, senza coinvolgimenti sentimentali. Un gioco di seduzione, più per sé stessa e per risentirsi viva, che non contro suo marito. Che, a quanto pare, le piace ancora, vista la regìa con cui ha gestito la questione. Suppongo che lei abbia sempre usato il profilattico, così da non correre rischi di infezioni.
In un mondo laico, edonistico, che ha fatto del piacere, sessuale e non, il paradigma dell’esistenza, l’avventura ha perso l’aura nera del tradimento per entrare a testa alta nell’ambito dei comportamenti non solo leciti ma addirittura “cool”, ammirati, se non imitati, come segno di “saper vivere”. Nella coppia tradizionale, la liturgia del tradimento prevede un traditore e un tradito che, se lo scopre, soffre molto perché viene colpito al cuore il patto di fedeltà come segno di fiducia e lealtà reciproca. Nella coppia aperta contemporanea il tradimento, gestito con discrezione, viene ammesso, o tollerato. E può diventare addirittura parte di una peculiare complicità nella coppia stessa, che usa il tradimento come afrodisiaco.
Tutto iperlucido, se entrambi si consentono questa apertura allegra all’avventura. Nel caso, lei direbbe le stesse cose se suo marito si regalasse di tanto in tanto un’avventura divertente? Se sì, questa simmetria fedifraga, dichiarata o segreta, può riattivare energie erotiche addormentate. E per qualche tempo far pensare alla scoperta del secolo. Sulla media e lunga distanza, tuttavia, il rischio è che il gioco prenda la mano e possa far saltare il banco. Anche nei fedifraghi seriali il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce. Auguri!
Pillole di salute
C.C.
Controlli con rigore la glicemia, riduca il peso e faccia attività aerobica quotidiana. Uro-andrologo e diabetologo insieme sono un binomio vincente. Ci pensi!
«64 anni, separata da dieci, single, ben curata. Ho finalmente visto un uomo che mi piace molto. Consigli per fare bella figura? Lei mi ha incuriosita col testosterone per noi donne. Potrebbe aiutarmi?».
Rebecca
Sì, un po’ di preparazione strategica può aiutare. Alla ginecologa chieda espressamente di valutare la sua salute genitale anche dal punto di vista sessuale, soprattutto se non ha mai fatto la terapia ormonale sostitutiva. La mancanza di rapporti per anni può peggiorare l’atrofia, l’invecchiamento genitale causato dalla carenza di ormoni sessuali, e può far restringere letteralmente l’entrata vaginale, causando molto dolore in caso di ripresa dei rapporti e anche cistiti, 24-72 ore dopo. Ancor più se non ha avuto figli o li ha avuti solo con taglio cesareo.
In positivo, con una terapia ormonale ben fatta e che includa l’amico testosterone, in circa tre-sei mesi può ridare ai genitali un aspetto più giovane e una risposta sessuale molto più divertita e divertente. La fisioterapia è indicata per migliorare la “abitabilità vaginale” se i muscoli del pavimento pelvico fossero troppo contratti.