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Adolescenti e pornografia: i rischi sottovalutati di una dipendenza crescente

Adolescenti e pornografia: i rischi sottovalutati di una dipendenza crescente
08/11/2023

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

«Cosa pensa della pornografia? Questa esplosione d’uso, soprattutto tra i giovani, può causare un aumento della violenza sessuale contro le donne? E l’epidemia di malattie a trasmissione sessuale?».
Elsa D. (Genova)
Domande acute, gentile signora. L’uso della pornografia è in crescita tra i giovani per tre ragioni: accessibilità, anonimato, gratuità. Ed è facilitato dalla carenza di educazione sentimentale: la barriera più efficace agli effetti deleteri della pornografia.
I giovani, maschi e femmine, sono tanto più vulnerabili quanto più precoce è l’età d’uso, quanto maggiore è il tempo speso sui siti pornografici, quanto più alta è la solitudine affettiva, quanto minori sono gli spazi di soddisfazione fisica ed emotiva nella vita reale attraverso amicizie di qualità, una scuola stimolante, sport, musica, ballo, e quanto più la famiglia non ha educato a saper amare. In sintesi: è l’analfabetismo affettivo che ne potenzia i rischi per la salute.
Internet offre un supermercato del sesso senza limiti di offerta e di uso: è il biglietto da visita di una società plutocratica, che ha fatto del denaro un dio; della reificazione del corpo uno strumento illusorio di valore personale, basti pensare all’uso narcisistico dei selfie; e della pornografia un afrodisiaco insidioso.
Più l’adolescente è giovane, più i rischi aumentano perché la sua sessualità cresce con questi modelli di riferimento: è come lasciarlo solo in un quartiere a luci rosse. E’ rapida l’assuefazione a stimoli erotici sempre più potenti, senza coinvolgimento affettivo nella vita vera. Senza crescita sentimentale, da condividere con una ragazza o un ragazzo reali, di cui sentirsi innamorati, con cui esplorare emozioni, tenerezza, scoperte sensuali, sogni e desideri, la sessualità può essere sentita come “grigia”, a rapido rischio di noia e di usura, con ricerca di stimoli sempre nuovi. Aumenta il ricorso ad eccitanti come cocaina o anfetamine (“sesso chimico”) per amplificare la sensazione erotica a livello cerebrale, e ad alcol o marijuana per aumentare la disinibizione. Si riduce lo spazio di fantasia e di immaginario erotico. Domina la convinzione che il sesso non abbia rischi: in nessun video viene usato il profilattico. La promiscuità sembra solo un gioco divertente: il rischio di malattie a trasmissione sessuale o di gravidanze non desiderate non esiste, non è percepito.
Gli adolescenti con difficoltà nel controllo degli impulsi, cresciuti in contesti violenti, sono più a rischio di cercare un sesso aggressivo o sadico. I rischi di abusi sulle donne sono facilitati dalla pornografia in cui la donna è solo un oggetto sessuale, a disposizione del desiderio e della volontà dell’uomo, in condizioni di sottomissione se non di umiliazione. Mi inquieta il silenzio di famiglie, scuola e mondo sanitario sul fatto che la pornografia stia diventando il primo “educatore sessuale” di bambini e adolescenti.

Pillole di salute

«L’anemia da cicli abbondanti può causare depressione?».
Elena S. (Napoli)

Sì, perché la carenza di ferro riduce i livelli di dopamina e serotonina, neurotrasmettitori che regolano l’umore e la gioia di vivere.

Adolescenti e giovani Aggressività e violenza Educazione sessuale e contraccettiva Malattie sessualmente trasmesse Pornografia

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