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Aborto spontaneo ripetuto: la causa può essere maschile

Aborto spontaneo ripetuto: la causa può essere maschile
06/12/2019

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

“Gentile professoressa, un mese fa mia moglie ha avuto il secondo aborto spontaneo in due anni. E’ molto addolorata, e adesso non vuole più tentare. Siamo senza figli, e per noi rinunciare a questo sogno sarebbe davvero molto pesante. E’ possibile che la causa possa dipendere da me? E quale potrebbe essere?”.
Jacopo (Venezia)
Gentile signor Jacopo, torno volentieri su questo importante argomento, rimandandola per approfondimenti agli articoli già pubblicati in passato su questo sito. L’aborto spontaneo colpisce il 15-20% delle gravidanze, con un picco di incidenza nel primo trimestre; nella gran parte dei casi la causa non è riconoscibile. Il rischio cresce progressivamente all’aumentare dell’età materna, arrivando al 40% nelle donne di età superiore ai 40 anni. Tuttavia, secondo studi recenti, i 40 anni sembrano essere un’età critica anche per il padre, seppure in misura meno netta. Anche nell’uomo, infatti, dopo questa età aumentano significativamente le anomalie nello spermiogramma e si accresce l’abortività.

Che cosa ci consiglia di fare?

Nel caso di un singolo episodio di aborto spontaneo generalmente non è indicato alcun approfondimento diagnostico. Quando invece, come nel vostro caso, se ne verificano due o più consecutivamente (si parla allora di aborto “ripetuto”), è opportuno indagare le diverse cause potenzialmente in gioco – genetiche, anatomiche, immunologiche, infettive, endocrine, trombofiliche – in entrambi i partner.
Come dicevo, in genere le cause materne sono più importanti e frequenti, perché in un mese matura e arriva all’ovulazione generalmente un solo ovocita, che quindi può essere portatore di svariate patologie.

E nell’uomo?

Nell’uomo gli spermatozoi sono molti milioni e, poiché prevale il più competitivo nella corsa verso l’uovo appena prodotto dall’ovaio, è più probabile che a fecondare sia il più vitale. Questo purché l’uomo non sia portatore di malattie genetiche o cromosomiche, nel qual caso tutti gli spermatozoi (con l’eccezione del rarissimo mosaicismo) ne saranno affetti. In tal caso, ovviamente, il suo ruolo nell’abortività ripetuta diventa più probabile.

In sintesi

Al secondo aborto spontaneo, o più, è meglio rivolgersi a un centro specializzato nello studio dell’abortività ripetuta, che valuterà in modo adeguato tutti i possibili fattori femminili e maschili. Circa il lutto che sta attraversando sua moglie, le stia vicino, ma non cerchi di forzarne le tappe che, come in ogni situazione di perdita, sono personalissime. E soprattutto non le proponga una nuova gestazione per superare il dolore provocato dalla precedente: la ricerca di un figlio non dovrebbe mai essere una terapia del nostro dolore di vivere, ma sempre e soltanto l’espressione di un profondo amore per la vita.

Aborto spontaneo Lutti e perdite Salute femminile Salute maschile

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