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Studenti e lockdown: il movimento fisico protegge da ansia e depressione

29/08/2021

Studenti e lockdown: il movimento fisico protegge da ansia e depressione
“Science News” - Segnalazioni e commenti on line su articoli scientifici di particolare interesse
Commento a:
Coakley KE, Lardier DT, Holladay KR, Amorim FT, Zuhl MN.
Physical activity behavior and mental health among university students during Covid-19 lockdown
Front Sports Act Living. 2021 Jul 9;3:682175. doi: 10.3389/fspor.2021.682175

Esaminare la correlazione fra sedentarietà, ansia e depressione negli studenti universitari durante il lockdown. E’ quanto si propone lo studio coordinato da Kathryn E. Coakley, ed espressione di tre importanti realtà accademiche statunitensi: la University of New Mexico ad Albuquerque, la Jacksonville University e la Central Michigan University a Mt. Pleasant.
Lo studio è stato condotto, nell’autunno 2020, su 697 studenti e studentesse di età compresa fra i 18 e i 25 anni. il questionario utilizzato includeva:
- i dati demografici;
- la Generalized Anxiety Disorder Scale 7 (GAD-7);
- il Patient Health Questionnaire 9 (PHQ-9) per la diagnosi e il monitoraggio della depressione;
- una serie di domande sul livello di attività fisica quotidiana. Per quest’ultimo punto si è tenuto conto delle “moderate to vigorous physical activity (MVPA) recommendations”, che consigliano almeno 150 minuti di esercizio la settimana (poco più di 20 minuti al giorno).
Ecco, in sintesi, le indicazioni emerse dall’indagine:
- il 49% degli intervistati non rispetta le linee guida MVPA;
- i punteggi di PHQ-9 (p = 0.002) e GAD-7 (p = 0.024) sono più elevati fra gli studenti sedentari;
- il tempo trascorso in posizione seduta (sitting time) correla in misura significativa con la gravità della depressione (B = 0.29 (0.06), p < 0.05, 95% CI = 0.18, 0.41) e dell’ansia (B = 0.24 (0.05), p < 0.05, 95% CI = 0.13, 0.34).
Questi dati confermano come il movimento fisico sia un fondamentale fattore di salute, capace di limitare gli effetti negativi di una situazione eccezionale come il lockdown o la quarantena. E’ quindi importante che le università svolgano una capillare azione informativa sui rischi della sedentarietà e sui benefici di una moderata attività sportiva settimanale.
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