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Movimento fisico in gravidanza: una revisione critica delle controindicazioni

09/05/2021

Movimento fisico in gravidanza: una revisione critica delle controindicazioni
“Science News” - Segnalazioni e commenti on line su articoli scientifici di particolare interesse
Commento a:
Meah VL, Davies GA, Davenport MH.
Why can’t I exercise during pregnancy? Time to revisit medical “absolute” and “relative” contraindications: systematic review of evidence of harm and a call to action
Br J Sports Med. 2020 Dec;54(23):1395-1404. doi: 10.1136/bjsports-2020-102042. Epub 2020 Jun 8

Rivalutare criticamente le evidenze correlate alle patologie che sono tradizionalmente considerate una controindicazione al movimento fisico in gravidanza: è questo l’obiettivo della review coordinata da Victoria L. Meah ed espressione del Program for Pregnancy and Postpartum Health della University of Alberta a Edmonton e del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia della Queen’s University a Kingston, Canada.
Le linee guida sulla gravidanza normalmente raccomandano, in assenza di controindicazioni, una regolare attività fisica: e questo si basa su evidenze ampie e consolidate. In parallelo, alcune patologie sono da sempre considerate una valida motivazione a ridurre o sospendere l’attività motoria, per evitare rischi alla madre o al feto. La review si basa sul presupposto che, in alcuni casi, si ecceda in prudenza, privando la donna di un fondamentale fattore di benessere.
La ricerca è stata condotta su 44 studi. Da essi emerge come la maggior parte delle controindicazioni siano basate sull’opinione degli esperti e solo in minima parte su evidenze empiriche. In particolare, i ricercatori hanno identificato undici condizioni precedentemente classificate come controindicazioni al movimento fisico rispetto alle quali, invece, la donna in gravidanza può ottenere netti benefici proprio da una moderata attività motoria:
- ipertensione cronica;
- ipertensione gestazionale;
- sovrappeso e obesità;
- aborto spontaneo ripetuto;
- cervice breve;
- gravidanza gemellare o multipla;
- epilessia;
- anemia;
- problemi ortopedici;
- precedente sedentarietà;
- storia di parti pretermine o con ridotto accrescimento fetale.
Le seguenti condizioni restano invece una forte controindicazione al movimento fisico, perché rappresentano un rischio grave per la madre o il feto:
- patologia cardiorespiratoria severa;
- distacco intempestivo di placenta;
- vasa previa;
- diabete di tipo 1 incontrollato;
- restrizione intrauterina;
- travaglio anticipato;
- pre-eclampsia severa;
- insufficienza cervicale.
Gli autori auspicano dunque una revisione delle linee guida cliniche finalizzata a rimuovere tutte le limitazioni inutili del movimento fisico in gravidanza.
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