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Dolore ai rapporti: i benefici del prasterone intravaginale

03/02/2019

Dolore ai rapporti: i benefici del prasterone intravaginale
"Science News" - Segnalazioni e commenti on line su articoli scientifici di particolare interesse
Commento a:
Portman DJ, Goldstein SR, Kagan R.
Treatment of moderate to severe dyspareunia with intravaginal prasterone therapy: a review
Climacteric. 2018 Dec 17:1-8. doi: 10.1080/13697137.2018.1535583. [Epub ahead of print]

Fare il punto sull’efficacia del prasterone intravaginale nella cura della dispareunia da moderata a severa in menopausa: è questo l’obiettivo dello studio coordinato da D.J. Portman ed espressione del Columbus Center for Women’s Health Research (Ohio), della Sermonix Pharmaceuticals di Columbus, della New York University School of Medicine, della University of California a San Francisco e della Sutter East Bay Medical Foundation di Berkeley, Stati Uniti.
La caduta degli ormoni sessuali (estradiolo, deidroepiandrosterone [DHEA], progesterone) correlata alla menopausa impatta sulla salute generale della donna, e influisce in particolare sulla sua funzione sessuale e genitourinaria. Nonostante l’offerta di farmaci prescrivibili e over-the-counter sia ampia, meno del 10% delle donne interessate viene trattato con esiti pienamente positivi.
Il DHEA viene prodotto principalmente dalle ghiandole surrenali, ed è l’ormone più presente nell’organismo umano. Il prasterone è il suo equivalente sintetico ed è stato approvato dalla Food and Drug Administration statunitense per la cura della dispareunia da moderata a severa correlata all’atrofia vulvovaginale conseguente alla menopausa.
Gli Autori sottolineano:
- come il prasterone sia in grado di ridurre il dolore ai rapporti, e di migliorare sia il pH vaginale sia il conteggio delle cellule superficiali e parabasali, mantenendo nel contempo i livelli ormonali nel range normalmente osservato in menopausa;
- come, diversamente da altre terapie per la menopausa, il prasterone non preveda avvertenze d’uso particolari, consentendo così al medico e alla paziente di affrontare costruttivamente e con serenità un problema – il dolore ai rapporti – molto diffuso dopo la fine dell’età fertile.
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