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Lichen sclerosus, quando un vecchio consiglio cambia la vita

Lichen sclerosus, quando un vecchio consiglio cambia la vita
12/07/2023

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

«Cara professoressa Graziottin, ho 86 anni, due figli. Tanti anni fa, leggendo su Oggi un suo articolo che trattava di una malattia autoimmune, il lichen sclerosus, mi è capitato un vero miracolo. Lei mi ha salvato la vita, liberandomi da sofferenze incredibili. Il lichen mi era stato diagnosticato all’Ospedale di Siena tanti anni prima, e poi curato con varie creme al cortisone: ma ferite, gonfiore, prurito tornavano. Ho convinto la mia ginecologa a prescrivermi la crema al testosterone al 2%, di cui lei parlava e che mi ha guarita. Adesso ho un problema di irritazione. Se riduco la quantità di crema, tornano le piaghe. Cosa mi consiglia? Vivo con mio marito in campagna, ci sosteniamo a vicenda e ci amiamo ancora anche fisicamente, grazie alle sue cure».
Email firmata
Gentile signora, grazie di cuore! Che piacere ricevere la sua lettera di gratitudine! Sono felice se un buon consiglio terapeutico, colto attraverso questa rubrica che curo da oltre vent’anni, ha migliorato così tanto sia il lichen, sia la sua salute genitale, così da farle assaporare ancora un’intimità sessuale appagante con suo marito. Davvero un regalo della vita!
Nella mia pratica clinica uso il testosterone in crema da oltre 40 anni, perché ne avevo appreso le indicazioni dal professor Antonio Onnis, direttore della Clinica Ginecologica dell’Università di Padova, dove mi sono specializzata in ginecologia e in oncologia. Lui stesso, ginecologo-oncologo di eccezionale competenza clinica e chirurgica, lo usava con convinzione dopo la menopausa, insieme alle terapie ormonali sostitutive (e parliamo degli anni Settanta del secolo scorso), in tutte le pazienti con sintomi genitali o generali che non avessero le note controindicazioni (tumori ormono-dipendenti o trombosi). Insomma, fin da piccola, per così dire, ho avuto una grande scuola.
Le sue parole confermano quanto ho visto in migliaia di donne: oltre alla cura del lichen sclerosus, la crema al testosterone è la migliore terapia per la sindrome genito-urinaria della menopausa, dovuta alla progressiva atrofia dei tessuti genitali, urinari e pelvici causata dalla carenza ormonale e dall’invecchiamento. I sintomi principali sono la secchezza vaginale e vulvare, il dolore ai rapporti (per la progressiva retrazione dei tessuti vaginali) e i sintomi urinari: urgenza, incontinenza e cistiti da Escherichia coli di provenienza intestinale, che tormentano moltissime donne anziane. Cistiti a torto trattate con antibiotici, che attenuano i sintomi nel breve termine ma cronicizzano poi l’infezione fino a causare dolore vescicale continuo, quando invece una semplice terapia ormonale locale potrebbe migliorare la vita genitale fino a cent’anni.
Per il residuo problema vulvare che lei lamenta, può essere utile il testosterone di estrazione vegetale, che rispetto al testosterone propionato al 2%, che lei usa, ha un’azione più dolce e gentile sui tessuti, a parità di efficacia. Un abbraccio affettuoso e grato.

Pillole di salute

«La pillola contraccettiva peggiora o migliora il mal di testa?».
Lisa M.

Può migliorare la cefalea che compare solo durante le mestruazioni (“cefalea catameniale”). L’effetto è variabile negli altri tipi di cefalea. E’ controindicata nell’emicrania con aura.

Cistite Disturbi urinari Dolore ai rapporti / Dispareunia Lichen Menopausa e premenopausa Secchezza vaginale Sindrome genito-urinaria della menopausa Testosterone

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