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I genitori bocciati

18/04/2005

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano

I genitori sanno consigliare i figli sulla contraccezione e sull’autoprotezione da malattie sessualmente trasmesse? La domanda va al cuore del problema: perché i nostri figli sono spesso così ignoranti su entrambi questi aspetti della sessualità, finendo per correre gravi rischi sulla propria salute? La questione è seria, perché anche in Italia stanno aumentando negli adolescenti sia le gravidanze indesiderate e gli aborti, sia le malattie sessualmente trasmesse.
Rispondo subito: no, purtroppo molti genitori non sono interlocutori o insegnanti affidabili su questi temi. Pochi sanno veramente stabilire un dialogo adeguato con i propri figli su questo fronte, e ancora meno sanno dare informazioni contraccettive o di prevenzione che siano corrette da un punto di vista medico. Di fatto molti ragazzi sono soli di fronte alle scelte che regolano comportamenti potenzialmente a rischio, come i rapporti sessuali non protetti. Cosa fanno molti genitori? O sono latitanti, nel senso che non danno alcuna informazione (“Anch’io, ai miei tempi, mi sono arrangiato”), o fanno gli struzzi (“Tanto i miei figli sono bravi ragazzi, ancora non lo fanno”), o danno informazioni incomplete o francamente errate, sia pure con le migliori intenzioni.
Marla Eisenberg e collaboratori, all’Università del Minnesota, hanno condotto uno studio molto interessante sul livello di affidabilità delle informazioni che i genitori danno ai figli su questo fronte. La ricerca, condotta su 1069 genitori di adolescenti tra i 13 e i 17 anni, mostra che:
- solo il 47% ritiene che il profilattico sia il metodo contraccettivo più sicuro nei confronti delle malattie sessualmente trasmesse. Di fatto è invece il miglior metodo oggi disponibile e i genitori dovrebbero per primi incoraggiare i figli a usarlo sempre e correttamente;
- solo il 40% lo ritiene utile per evitare gravidanze indesiderate. Al contrario, se usato bene, il profilattico ha una efficacia contraccettiva superiore al 97%: forse questo pessimismo dipende dal fatto che nemmeno i genitori lo usano o lo hanno usato, oppure dal fatto che  lo hanno usato male;
- il 52% ritiene che la pillola contraccettiva sia sempre sicura. In realtà, questo dipende dalla correttezza d’uso: se l’assunzione è regolare, la sicurezza contraccettiva è effettivamente del 99,9%. Tuttavia, dimenticanze nell’assunzione, errori, pasticci con i lassativi, sospensioni casuali (magari perché la ragazza ha litigato con il partner), interazioni con i farmaci, fanno crollare la sicurezza al reale 95%:  con una perdita di efficacia contraccettiva di ben il 5%. Di fatto la correttezza d’uso, nelle adolescenti, è molto bassa: solo il 67.7%. Per inciso, il cerotto contraccettivo, più facile da usare e meno soggetto a dimenticanze (perché lo vedi  e perché devi cambiarlo solo una volta la settimana), aumenta la correttezza d’uso del 20,1%. Un dato prezioso, da non dimenticare, specialmente con le adolescenti;
- solo il 39% pensa che la pillola contraccettiva sia sicura sul fronte della salute. Di fatto, uno studio di “post-marketing surveillance”, ossia di monitoraggio sulla sicurezza dei farmaci dopo l’immissione sul mercato, condotto dal National Institute of Health (la massima autorità sanitaria statunitense), ha dimostrato che su 47.163.874 (milioni, sì: milioni) di cicli di pillola, ci sono stati 3,6 problemi cardiovascolari curabili per milione di cicli, (quindi lo 0,000036 per cento!), confermando una sicurezza che ben pochi farmaci hanno;
- in positivo, i padri sono più affidabili nel dare informazioni ai figli sul profilattico e le madri sulla pillola: genitori unitevi, almeno su questo fronte.
E allora? Sì, è vero, a volte può essere difficile parlare di sessualità con i propri figli. Per molti genitori l’argomento è tabù. D’altra parte, considerata la sostanziale inesistenza (o inefficacia) dell’educazione sessuale formale, ossia nella scuola, per evitare guai maggiori i genitori dovrebbero affrontare bene anche questo argomento. E forse dovremmo pensare a corsi di educazione sessuale per genitori, perché, una volta lanciati sull’argomento, possano dare informazioni corrette, oltre a un dialogo affettivo di qualità.

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