Roberto C. (Ferrara)
Le ragioni del corpo
Consiglio
Le ragioni del cuore
Consiglio
Approfondimenti
I disturbi dell’umore dopo il parto vengono distinti in tre gruppi, a seconda della gravità:
a) “lacrime del latte” (maternal blues o baby blues), come le chiamavano le nostre nonne che avevano notato la sincronia fra le crisi di pianto e il momento dell’allattamento: interessano il 70-85 per cento delle puerpere; scompaiono entro i 10- 15 giorni dal parto;
b) depressione puerperale: interessa il 10-15 per cento delle mamme, con un picco del 36 per cento fra le mamme adolescenti. Può durare da due settimane a oltre 6 mesi;
c) psicosi puerperale: interessa lo 0,1–1,2 per cento delle puerpere, comporta una grave distorsione del giudizio e può causare conseguenze tragiche, fino al suicidio della mamma o all’infanticidio. Compare entro le prime 4 settimane, ma può manifestarsi fino a 90 giorni dopo il parto. Un secondo picco di incidenza compare tra i 18 e i 24 mesi.
Semaforo rosso: come riconoscere la depressione puerperale?
La diagnosi di depressione puerperale è probabile se quattro o più dei seguenti sintomi sono presenti nella donna dopo il parto:
- sbalzi di umore;
- difficoltà di concentrazione e nel prendere decisioni;
- agitazione psichica e irrequietezza;
- astenia;
- aumento o scomparsa dell’appetito o del sonno;
- ricorrenti pensieri di morte;
- perdita di interesse per il piccolo o, all’opposto, ansia eccessiva nei confronti della sua salute;
- sentimenti di inadeguatezza nei confronti del bambino, sensi di colpa.
Depressione post parto Dolore ai rapporti / Dispareunia Estrogeni Secchezza vaginale