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Diete "fai da te": i possibili effetti sulla sessualità femminile

Diete "fai da te": i possibili effetti sulla sessualità femminile

10/05/2009

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano

A cura di: Roberta Lupi e Valeria Colangelo (Radio Radio)

Sintesi dell'intervista e punti chiave

Molte donne, in primavera, si mettono a dieta per smaltire i chili di troppo accumulati durante i mesi freddi e arrivare all’estate in condizioni fisiche ottimali. Le diete troppo severe, tuttavia, possono avere effetti negativi sulla sessualità. La cosa, per quanto inattesa, ha solide motivazioni organiche. Il desiderio, infatti, dipende non soltanto dal benessere psicologico, determinato dalla storia personale e dalla qualità della relazione di coppia, ma anche da fattori di ordine biologico, e in particolare dai livelli degli ormoni sessuali. Se il dimagrimento è eccessivo, il ciclo può diventare irregolare, sino al blocco mestruale: questo rallenta l’attività dell’ipotalamo e dell’ipofisi, strutture cerebrali deputate alla sintesi degli ormoni FSH (ormone follicolo stimolante) e LH (ormone luteinizzante), che a loro volta stimolano l’ovaio a produrre gli estrogeni e il progesterone. Senza ormoni sessuali, la donna perde la componente biologica più importante del desiderio. La carenza di estrogeni, inoltre, può provocare secchezza vaginale, dispareunia e cistiti post-coitali, che a lungo andare deprimono ulteriormente il desiderio stesso.
In quali casi la dieta può bloccare il ciclo e provocare carenza ormonale? Quando, invece, è amica della sessualità? Quali altri fattori possono concorrere alla perdita del desiderio? E’ vero che le donne sovrappeso sono più sensuali?
In questa intervista illustriamo:
- come un terzo circa delle donne italiane segua una dieta “fai da te” eccessivamente rigorosa, e un altro 20-30% sia comunque molto attenta all’alimentazione, soprattutto quando l’estate è alle porte;
- come le diete potenzialmente più dannose siano quelle che comportano un’eccessiva riduzione di sostanze nutritive importanti (come l’olio di oliva, i carboidrati, le proteine nobili) e un introito calorico insufficiente rispetto al fabbisogno giornaliero fisiologico;
- perché il blocco mestruale è sempre un segnale d’allarme per la salute generale e sessuale;
- gli altri fattori di stress fisico e psichico che, associati alla dieta, possono aggravare il calo del desiderio, con particolare attenzione al movimento fisico esasperato per intensità e/o durata;
- come la sessualità sia favorita dalle diete graduali e bilanciate, e dal movimento fisico moderato;
- a quali condizioni la morbidezza fisica della donna un po’ sovrappeso può effettivamente tradursi in un maggiore desiderio e in una sessualità più appagata.

Parole chiave:
Alimentazione e dieta Amenorrea secondaria Sessualità femminile

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