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Eiaculazione precoce, un disturbo che si può curare – Parte 1

Eiaculazione precoce, un disturbo che si può curare – Parte 1

07/03/2013

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano

A cura di: Liana Radici - Radio IeS (99,8)

Sintesi dell'intervista e punti chiave

Ejaculazione precoce: ne soffre un italiano su quattro, ma sono pochi quelli che ricorrono all’aiuto del medico. Un po’ per la difficoltà a parlare di un problema sentito come lesivo della mascolinità; un po’ perché, in molti casi, l’eiaculatore precoce ha un alto livello di testosterone e un buon desiderio, e spera di durare di più la seconda o la terza volta; un po’, infine, per una sorta di “collusione del silenzio” che, almeno all’inizio, induce la donna a tacere per non umiliare il partner. Alla lunga però, l’intimità della coppia ne risulta gravemente danneggiata e lei, privata ripetutamente del proprio piacere, finisce per sviluppare una collera profonda, con una progressiva caduta del desiderio che può arrivare al vero e proprio evitamento sessuale. E’ invece indispensabile parlare del problema e consultare un medico competente, perché l’ejaculazione precoce ha una solidissima base biologica e può essere curata, almeno in parte, dai farmaci giusti.
Come si diagnostica l’ejaculazione precoce? Perché il disturbo si riflette negativamente sulla sessualità della donna? In che modo si può affrontare il problema a livello farmacologico?
Nella prima parte dell’intervista per la trasmissione “Medicina, salute, benessere” di Radio IeS, la professoressa Graziottin illustra:
- che cos’è il tempo di latenza intravaginale;
- i tre criteri scientifici, fissati a livello internazionale, per accertare l’effettiva precocità;
- le basi genetiche della capacità di controllo del riflesso eiaculatorio;
- come la variabile critica per l’orgasmo femminile sia proprio la durata della penetrazione;
- i problemi sessuali che poco per volta emergono nella donna: calo del desiderio, difficoltà di eccitazione, anorgasmia;
- come l’ejaculazione possa essere ulteriormente accelerata da comorbilità urogenitali e fattori psicorelazionali;
- perché la scarsa frequenza dei rapporti tende ad aggravare il problema;
- ruolo e limiti della dapoxetina nel ridurre la velocità, migliorando la qualità dell’intesa di coppia.

Per gentile concessione di Radio IeS

Parole chiave:
Eiaculazione precoce

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