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Genitori e figli: qual è l'età giusta per parlare di contraccezione?

10/08/2011

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano

“Ho 56 anni, mia figlia 14. A me sembra ancora una bambina. Ho letto però con preoccupazione che il 32% dei ragazzi ha rapporti prima dei 15 anni… A che età è meglio parlare di rapporti e di contraccezione? Da un lato non vorrei suscitare curiosità inopportune, dall’altro non vorrei lasciare mia figlia disinformata o informata solo dalle amiche…”.
Anna Paola T. (Cagliari)
Gentile signora, credo che i 14 anni siano un’età più che adeguata per parlare di contraccezione con i propri figli, con serenità, chiarezza e franchezza. Troppo spesso i genitori rimandano, perdendo l’opportunità di dare ai propri figli le informazioni giuste prima che i guai succedano. I dati italiani sull’educazione sessuale dei nostri ragazzi sono preoccupanti: solo il 12% utilizza abitualmente la doppia protezione (pillola più preservativo), il più efficace strumento contro gravidanze indesiderate e malattie sessualmente trasmissibili. Una teenager su quattro ha fatto ricorso almeno una volta alla contraccezione di emergenza. Le minorenni sono responsabili da sole dell’utilizzo del 55% della contraccezione d’emergenza – in sei anni ne utilizzano di più che nei trenta successivi – e del 3,4% del totale di tutte le interruzioni volontarie di gravidanza. Non bastasse, 3 volte su 4 chi contrae un’infezione a causa di rapporti non protetti è un giovane tra i 15 e i 24 anni. E l’estate è la stagione più a rischio: il 51% dei nostri ragazzi vive “la prima volta” proprio in questi mesi, ed è questo il periodo dell’anno in cui consumano più alcol e droghe (46%), fortissimi indicatori di rischio per rapporti non protetti. Il tutto aggravato dalla promiscuità: il 42% degli intervistati ha già avuto da 2 a 5 partner, il 10% da 6 a 10 e il 9% più di 10. Ecco perché a settembre aumentano (+30%) le visite ginecologiche per i guai successi d’estate!
E’ indispensabile parlare chiaramente, per proteggere i figli da malattie sessualmente trasmesse che poi possono presentare un conto salatissimo sia sul fronte dei tumori, causati dal Papillomavirus (HPV), sia della infertilità o sterilità, quando sono in causa germi come la Chlamydia o il Gonococco. E parlare di contraccezione ormonale, se si pensa che la prevenzione sia meglio di un aborto volontario o di una gravidanza indesiderata. Se i genitori parlano – e ascoltano – con attenzione, affetto, autorevolezza, il messaggio passa. Soprattutto se la conversazione avviene all’interno di un rapporto di affetto capace di educare al rispetto dell’amore come sentimento nobile, che non va brutalizzato da avventure, alcolici o droghe. Non è mai troppo presto per educare al senso di responsabilità, verso se stessi e la propria salute, non crede?

Per saperne di più

I genitori, spesso, non hanno informazioni corrette, e sanno poco di contraccezione e malattie sessualmente trasmesse, di alcol e droghe nei giovani.
Per saperne di più è possibile andare su siti sicuri, ricchi di informazioni:
- "sceglitu.it" a cura della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO);
- "alessandragraziottin.it".
SIGO ha anche promosso per i ragazzi un libriccino molto pratico: Il passaporto dell’amore (Giunti, Milano, euro 5.90) con informazioni utili su contraccezione e prevenzione, da leggere prima di mettersi in viaggio e portare con sé…

Papillomavirus e altre malattie sessualmente trasmesse - I video della Fondazione Alessandra Graziottin

Adolescenti e giovani Alcol Educazione sessuale e contraccettiva

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