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Sono rimasta sola per colpa del Viagra

01/09/2010

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano

“Cara Dottoressa, spero che lei ne voglia parlare: sono una donna abbandonata per colpa del Viagra! Mio marito, un bell’uomo di 62 anni ben portati, da qualche anno aveva qualche incertezza nell’erezione. Io minimizzavo, anche per non umiliarlo. D’altra parte anch’io non avevo più il desiderio di una volta: a 58 anni, in menopausa da dieci, avevo un po’ di secchezza, un po’ di fastidio. Insomma, si faceva poco, senza grande gusto, ma io pensavo che fosse il normale passaggio dell’età. Avevamo una bella famiglia, due figli, tre nipotini, economicamente non ci mancava niente. Ed ecco la tragedia: lui si decide ad andare da un urologo di gran nome, che gli fa gli esami e gli dice “che è sanissimo, ma è una Ferrari senza benzina” e che con quella bella pastiglietta blu si sarebbe sentito 20 anni di meno. Detto fatto: mio marito prova tutto contento, la risposta è ottima, ma a quel punto io ho proprio dolore e evito un po’ l’intimità. Gliela faccio breve: nel giro di 6 mesi mi dice che si è innamorato di una ragazza di 37 anni, che è felice e vuole cominciare una nuova vita. E io sono rimasta sola. I miei figli sono dalla mia parte, ma io mi sento proprio una vedova del Viagra!”.
Rosalba C. (Modena)
Ne parlo sì, cara Rosalba, perché è vero che le nuove terapie farmacologiche sessuali hanno dato a molti uomini quelle chances di seconda giovinezza e di seconda vita, che prima erano più inibite dalle difficoltà sessuali. Se l’erezione torna perfetta o quasi, è come se l’uomo risentisse di avere in mano la carta vincente, tanto più se anche le altre carte sono buone (salute, aspetto e, oggi importantissimo, il reddito). A quel punto, la donna più giovane trova, almeno per un po’ di anni, l’accoppiata migliore: uomo (ancora) in gran forma, da tutti i punti di vista, esperto della vita, benestante e felice di risentirsi innamorato ed eccitato da un giovane corpo di donna e dalla sua voce seducente che gli dice: “Come te, nessuno”. Vero o no che sia (a chi non piace farsi blandire?), almeno per un po’ di anni, lui si risente benedetto dalla vita e dalla medicina. E quella metafora seducentissima, “Lei è una Ferrari senza benzina”, è quasi un’autorizzazione a rimettersi in pista e rigiocarsi i gran premi della vita, di cui la felicità sessuale è la coppa più ambita.

Si può prevenire questo abbandono?

Forse, solo se la donna “sta in campana” molto prima. Innanzitutto, tenendosi in gran forma lei stessa: con stili di vita appropriati, ma anche con le giuste terapie ormonali subito dopo la menopausa. Terapie preziose, perché ci aiutano a stare in salute fisica ed emotiva, più allegre e contente di vivere, senza tristezze, grigiori e malinconie, anche dopo la menopausa. Perché mantengono “da Ferrari”, sessualmente intendo, anche noi donne: con un buon desiderio, una lubrificazione pronta, e orgasmi rapidi e intensi (soprattutto con un pizzico di testosterone, almeno locale, genitale). Certo, se il partner continua ad ispirarci... In più, perché mantengono il profumo di donna: quell’odore di pelle così attraente, per l’uomo, e così giovane, grazie ai feromoni secreti solo se ci sono (ancora) estrogeni e testosterone. Altrimenti la coppia prende due velocità incompatibili: con lei che invecchia “naturalmente”, magari con grazia ma con gli ineludibili segni di una menopausa non curata, e lui che modernamente utilizza tutte le risorse, anche farmacologiche, che la medicina gli dà. Mi dispiace che lei sia rimasta sola, so che è dura. E tuttavia, prenda questo scacco come uno stimolo a riconsiderare un aiuto ormonale. Per non sentirsi più una “vedova del Viagra” intristita dalla rabbia e dalla malinconia, ma una donna felice di vivere. E, magari, di reinnamorarsi!

Prevenire e curare – Attenzione: non sottovalutate i segnali di crisi

L’ISTAT lo conferma: sono raddoppiati i divorzi nelle coppie oltre i cinquant’anni. Invecchiare “naturalmente” aumenta il rischio di rottura. Per tenere unita la coppia, oggi più di ieri, è indispensabile anche avere una felice intimità sessuale, possibile se il corpo resta biologicamente in forma:
- curate ciascuno la forma fisica: essere fisicamente attraenti, l’uno per l’altra, anche dopo tanti anni, è un buon inizio per restare felicemente insieme;
- curate l’intesa fisica, e mantenete una buona frequenza di rapporti (2-3 alla settimana): la felicità fisica riaccende anche l’amore;
- se avvertite secchezza vaginale, difficoltà di orgasmo, scarso desiderio, cercate un medico competente: non evitate i rapporti, creando (troppo spesso) le premesse di un tradimento, se non di un abbandono, ma curate quelle cause fisiche risolvibili che bloccano l’intimità;
- non rassegnatevi alla routine: soprattutto la coppia stabile ha bisogno di energia e di motivazioni rinnovate per restare salda in mezzo ai flutti del tempo.

Disturbi dell'erezione / Disfunzione erettile Menopausa e premenopausa Rapporto di coppia

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