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Vaginismo: la cura è complessa, ma è efficace

Vaginismo: la cura è complessa, ma è efficace
27/11/2020

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

“Mia moglie soffre di vaginismo, e solo due mesi fa si è decisa ad andare dalla ginecologa. Oltre al vaginismo, la dottoressa le ha trovato anche una grave infezione da candida. Alla fine, però, le ha prescritto solo delle lavande interne per alleviare il bruciore. Visitando il suo sito mi sono fatto l’opinione che questo non basti, e che occorra una terapia ben più complessa. Che cosa ci può suggerire al riguardo?”.
Augusto (Milano)
Gentile Augusto, vediamo innanzitutto le caratteristiche cliniche del vaginismo. Si tratta di una patologia contraddistinta da una fobia di grado variabile alla penetrazione vaginale, associata a un marcato ipertono della muscolatura del pavimento pelvico. Colpisce l’1 per cento delle donne e rappresenta la prima causa di matrimonio non consumato. Quando la penetrazione rimane possibile, ma difficoltosa, provoca forte dolore ai rapporti e, nei casi più gravi, una vestibolite vulvare.

Di che cosa si tratta?

La vestibolite è un’infiammazione cronica del vestibolo vaginale, ossia l’introito della vagina, provocata dai reiterati tentativi di penetrazione. Oltre al fattore predisponente rappresentato dal vaginismo, il disturbo riconosce un importante fattore precipitante nell’infezione cronica da candida.

Come si cura?

La terapia prevede l’utilizzo di farmaci ansiolitici e miorilassanti, da associare a sedute di riabilitazione del pavimento pelvico. Il tutto in parallelo a un lavoro personale che consenta di migliorare la consapevolezza della propria immagine corporea. In alcuni casi può essere utile il contributo di uno psicologo o uno psicoterapeuta. E’ però importante tenere presente che la cura è innanzitutto farmacologica e fisioterapeutica.

Quanto tempo ci vuole per iniziare a stare meglio?

Non è possibile indicare delle tempistiche medie, perché i fattori che incidono sulla prognosi sono molteplici: la gravità e la durata del disturbo, innanzitutto, ma anche la reale motivazione della paziente a risolvere il problema. L’ideale è affidarsi a un centro specializzato, in modo da impostare il più velocemente possibile la terapia corretta. Nel frattempo, vi consiglio di approfondire l’argomento sul mio sito: ci sono molti video e articoli utili per saperne di più!

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