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Taglio cesareo: i rischi a lungo termine

Taglio cesareo: i rischi a lungo termine
23/05/2018

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

“Ho 37 anni e finalmente aspetto un bimbo, dopo tante cure per infertilità. Adesso sono alla trentesima settimana gestazionale e ho chiesto il taglio cesareo. Il ginecologo mi ha risposto che ho una gravidanza perfetta e che non c’è quindi nessun motivo di fare un taglio cesareo, che ha anche tanti rischi. Quali sono esattamente? Il mio desiderio di far nascere mio figlio senza traumi non conta niente?”.
Marina F. (Treviso)
Gentile signora, i rischi si dividono in due gruppi: quelli che riguardano la mamma, e in particolare le modalità di annidamento della placenta nelle successive gravidanze, e quelle che riguardano il bambino.
Sul fronte materno, le gravidanze successive presentano un rischio dell’1-4% di placenta previa, con aumento lineare fino al 10% (tantissimo!) dopo 4 tagli cesarei (TC). Si tratta di una placenta posta variamente pre-via, ossia davanti alla “strada” (il canale cervicale) per l’uscita del bambino. E’ posta quindi nella parte bassa dell’utero, con parziale o totale copertura dell’orifizio uterino interno. Quando inizia il travaglio la placenta viene distaccata dalle contrazioni dell’utero e può causare emorragie anche imponenti.
A ciò si aggiunga il 25% di rischio di placenta accreta, che affonda cioè in modo anomalo nella parete uterina, distaccandosi poi in modo incompleto durante il secondamento (quando la placenta dovrebbe staccarsi di netto e uscire, dopo la nascita del piccolo), causando di nuovo emorragie che possono richiedere anche l’asportazione dell’utero d’urgenza. Un rischio che sale al 65% dopo TC multipli, con rischi di mortalità materna anche elevati (fino al 7%). Ecco perché, costi a parte (un TC costa molto di più di un parto naturale) anche la nostra nazione promuove il parto vaginale, riservando il TC a casi veramente motivati da indicazione medica.
Capisco tuttavia la sua preoccupazione per far nascere il suo desiderato bimbo in condizioni ottimali. Cerchi un’ostetrica brava nell’ospedale in cui pensa di partorire, per fare sin d’ora un’adeguata preparazione del pavimento pelvico, con stretching e massaggi. Questo preparerà per tempo il canale da parto e il piccolino penserà: «Mamma come sei brava: ho trovato uno scivolo bellissimo (perché i muscoli del pavimento pelvico sono ben rilassati) e posso nascere proprio bene e senza stress né per te né per me!». Auguri di cuore.

Prevenire e curare – Taglio cesareo: i rischi per il bambino

Il taglio cesareo si associa a un aumento significativo dell’asma, di allergie e di atopie nel bambino. Questo effetto è parzialmente ridotto dall’allattamento al seno, per almeno 6 mesi, che resta la prima scelta da fare dopo il parto.
Si affidi con fiducia al suo ginecologo!

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