Quando è saggio e necessario non avere rapporti completi? L’astinenza è da rispettare quando il decorso della gravidanza è complicato da patologie, tra cui:
- minaccia d’aborto o di parto prematuro (ma solo finché dura il problema: dopo non c’è motivo di protrarre l’astinenza per tutta la gravidanza, perché si favorisce un blocco dell’intimità erotica poi difficile da recuperare);
- ipercontrattilità uterina in trattamento con farmaci volti a rilassare la parete uterina stessa;
- placenta “previa” (ossia impiantata nella parte inferiore della cavità uterina, fino a coprire in parte o totalmente il versante interno del collo dell’utero, e il cui distacco può provocare emorragie), che sia stata accertata con l’ecografia;
- dilatazione del collo dell’utero prematura rispetto alla data del parto;
- rottura prematura delle membrane (ossia del sacco amniotico) in trattamento “conservativo”, cioè con farmaci volti a facilitare nel frattempo la maturazione dei polmoni del bambino;
- infezioni vaginali e/o delle membrane amniotiche (“amnioniti”). L’amnios è il sacco che avvolge in bambino in utero;
- gestosi (pre-eclampsia ed eclampsia, serissima complicanza della gravidanza con crisi ipertensive gravi).
In tutti questi casi è la donna stessa che istintivamente preferisce evitare l’attività sessuale.