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Impianto contraccettivo sottocutaneo: che cos'è, come si usa

22/11/2013

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano

“Gentile professoressa, io e mia moglie Elisa vorremmo adottare una contraccezione sicura. La pillola e il cerotto, però, non li può usare perché soffre di emicrania con aura, e il medico le ha detto che non può assumere estrogeni. Abbiamo letto che in questi casi si può optare per l’impianto sottocutaneo: ma di cosa si tratta esattamente? E’ un sistema affidabile? Lei lo consiglierebbe? E perché nel nostro caso andrebbe bene?”.
Marco (Cuneo)
Gentile Marco, lo consiglierei certamente, innanzitutto perché è un metodo sicurissimo che, una volta inserito, non risente di errori o dimenticanze; e in secondo luogo perché non contiene estrogeni, ed è quindi adatto proprio alle donne che, come Elisa, soffrono di emicrania con aura. Però va inserito dal ginecologo, e quindi è un metodo un po’ più complicato degli altri. Sono contenta di tornare su questo argomento a più di un anno di distanza dal lancio del dispositivo in Italia, perché credo che molte coppie non lo conoscano ancora bene, proprio come voi.

Come è fatto questo contraccettivo?

E’ un bastoncino flessibile e non biodegradabile, lungo 4 centimetri e largo 2 millimetri, che viene inserito sotto la pelle del braccio, con un intervento rapido e indolore. E’ realizzato con un materiale plastico anallergico, atossico e biocompatibile. Al suo interno contiene il principio attivo, un progestinico chiamato “etonogestrel”. Dura tre anni e, se si cambia idea, basta rimuoverlo. Dopo la rimozione, l’immediato inserimento di un altro impianto consente invece il proseguimento della protezione contraccettiva senza soluzione di continuità. Il metodo garantisce un’efficacia superiore al 99% per un periodo di tre anni, ed è quindi ancora più affidabile dei contraccettivi orali.

Come agisce?

L’etonogestrel opera in tre modi complementari:
- inibisce l’ovulazione;
- previene la maturazione della cellula uovo e il suo rilascio;
- inspessisce il muco cervicale, ostacolando il raggiungimento della cellula uovo da parte degli spermatozoi.

Oltre all'efficacia, quali vantaggi presenta rispetto agli altri contraccettivi ormonali?

Come dicevo, il bastoncino non contiene estrogeni, e quindi può essere utilizzato dalle donne che soffrono di emicrania con aura, ma anche di rischio cardiovascolare, rischio trombotico, ipertensione grave non controllata con terapie, diabete complicato, obesità. Il rilascio costante di etonogestrel attraverso la pelle consente inoltre di:
- raggiungere concentrazioni costanti nel sangue;
- saltare il primo passaggio epatico;
- utilizzare dosi più basse rispetto a quelle normalmente presenti negli altri contraccettivi orali;
- evitare il tratto gastrointestinale e garantire quindi la massima efficacia contraccettiva anche in caso di vomito, diarrea, malassorbimento.
Per contro, come ho già sottolineato, la donna non può iniziare o sospendere autonomamente l’assunzione, ma deve sempre rivolgersi a un ginecologo qualificato, sia per il posizionamento sia per la rimozione.

Come si inserisce?

Dopo una leggera anestesia locale, l’impianto viene inserito nella parte interna del braccio non dominante, quindi di solito il sinistro; se la donna è mancina, viene posizionato in quello destro. Si è scelta questa area del corpo, subito sopra la piega del gomito, perché è priva di nervi e grandi vasi sanguigni. Il procedimento è indolore e richiede pochi secondi. Al termine dell’intervento, il medico riporta in una scheda la data dell’inserimento, la posizione esatta del dispositivo e la data prevista per la rimozione.

Come si rimuove?

Il ginecologo prima di tutto verifica l’esatta localizzazione dell’impianto con la palpazione. Se l’impianto non è individuabile, la ricerca può essere fatta con i raggi X a diffrazione bidimensionale. La rimozione deve essere effettuata in condizioni asettiche e in anestesia locale: si effettua una piccola incisione e si rimuove il bastoncino con una pinza chirurgica. L’intervento non provoca dolore e non lascia cicatrici.

Quando va inserito l'impianto contraccettivo?

Entro i primi cinque giorni del ciclo, se la donna nel mese precedente non ha assunto alcun tipo di contraccettivo orale. Se invece assumeva la pillola, il bastoncino va collocato subito dopo aver terminato la confezione. Nel caso dell’anello vaginale, del cerotto transdermico o della spirale, il posizionamento deve avvenire il giorno stesso in cui vengono tolti.

Per chi è maggiormente consigliato il dispositivo?

Il dispositivo è ideale per le donne, anche molto giovani, che:
- cercano una soluzione contraccettiva a lungo termine, ma reversibile;
- non amano il vincolo dell’assunzione quotidiana o settimanale;
- non vogliono o non possono, come la sua compagna, assumere estrogeni.
Per maggiori approfondimenti, consultate la scheda medica sotto indicata.

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