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Il ballo, emozione senza tempo che cura la mente e il corpo

03/09/2010

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano

“Ho 56 anni e mio marito 59. Questa estate andiamo al mare, in un villaggio turistico. Sul dépliant ho visto che fra le varie attività c’è anche una scuola di ballo. A me piacerebbe provare, anche perché è una cosa che si può poi continuare a fare d’inverno, in città. Mio marito invece mi prende in giro, dice che alla nostra età non è più il caso di fare certe cose... Lei cosa ne dice? Ho ragione a voler provare o rischio solo di rendermi ridicola?”.
Loretta B. (Milano)
Assolutamente no, gentile signora: il ballo di coppia non è mai ridicolo, a nessuna età! Anzi, è un modo straordinario di scaricare lo stress, allenare il cervello e mantenere in forma tutto l’organismo, anche a 70 anni e più. Certo, quando non si è più ragazzini il ballo può esprimere anche un giovanilismo fuori luogo: scatenarsi nella salsa può (forse) essere inappropriato, soprattutto se contrasta con lo stile consueto della persona. Ma forme eleganti, complesse ed espressive, come il tango, oppure romantiche come il valzer o il liscio, sono invece perfette a tutte le età.
Il ballo di coppia, come dicevo, fa bene al cervello, perché lo attiva in modo pressoché globale: quando danziamo, infatti, entrano in funzione i centri del coordinamento motorio, il lobo temporale (cui afferiscono gli stimoli musicali) e tutte le aree sensoriali, attraverso il contatto fisico, la percezione del profumo del partner, la visione dell’ambiente e delle altre coppie, e naturalmente l’ascolto della musica. Tutto ciò attiva a sua volta i centri della memoria e il lobo limbico, che presiede alle emozioni.
Da questo turbinio di sensazioni positive, il cervello – che come ogni altro organo si mantiene in forma solo se viene usato – trae una vera e propria linfa vitale che ne stimola la “neuroplasticità”, ossia la capacità di creare nuove connessioni fra i neuroni (dalle quali dipendono la lucidità mentale e l’intelligenza, nelle sue varie forme) e di riparare i danni provocati dal tempo e dalle sostanze tossiche, come l’alcol, il fumo o l’inquinamento cittadino. Pensi che questo effetto è così marcato che il ballo è indicato persino nella cura complementare della demenza di Alzheimer, del morbo di Parkinson e della schizofrenia!
Non solo. Lo stimolo nervoso che determina la contrazione muscolare – e quindi il movimento – si accompagna alla produzione di fattori trofici che stimolano la produzione di actina, miosina e tropomiosina, le proteine contrattili di cui è costituito il muscolo stesso. E il muscolo, a sua volta, produce sostanze trofiche per la fibra nervosa, che la aiutano nei suoi processi riparativi.
Il ballo inoltre mantiene agili e mobili le articolazioni, contrastando l’insorgenza dell’artrosi, e riduce la vulnerabilità all’osteoporosi: ha quindi uno straordinario effetto preventivo nei confronti di patologie che, con l’avanzare dell’età, possono risultare molto dolorose e persino invalidanti.
Quando poi la musica è particolarmente melodica, il ballo determina anche un aumento delle endorfine, le molecole della gioia. Questo facilita un maggior benessere fisico ed emotivo, con una marcata riduzione dell’aggressività e documentati benefici a favore, per esempio, del sistema cardiocircolatorio e della qualità del sonno.
Il ballo, infine, evoca giovinezza, bellezza, grazia, e incoraggia la nostra capacità interpretativa ed espressiva. Nello stesso tempo richiede disciplina, applicazione, tenacia, rispetto delle regole e del tempo, qualità che con gli anni si possono appannare. Non ultimo, costa poco e – come giustamente dice lei – si può fare anche in città, anche con la brutta stagione.
Non abbia remore, dunque, a sperimentarsi in questa splendida forma di “terapia della vita”, e vedrà che anche suo marito – dopo i primi timidi tentativi e tante risate – finirà per appassionarsi e sarà ben felice di farle da cavaliere. Buone vacanze!

La danza è amica degli anziani

Il ballo stimola non solo il cervello, ma anche la competenza motoria, ossia la capacità di muoversi usando al meglio tutti i sistemi vitali che concorrono al movimento. Il ballo è infatti un’attività aerobica che:
- allena senza strappi il cuore e il sistema cardiovascolare;
- abbassa la pressione arteriosa, se è elevata a causa dello stress;
- migliora il tono muscolare;
- mantiene l’agilità e la mobilità articolare;
- contribuisce al mantenimento della densità ossea, contrastando l’osteoporosi;
- allena la prontezza di riflessi;
- stimola i muscoli a costruire proteine contrattili e i nervi ad autoripararsi.

La musica, terapia della vita

La musica può essere terapeutica? Sì. Non esiste forse espressione artistica più multiforme, più profondamente radicata nella storia della cultura come nelle tradizioni dei popoli, e più capace di toccarci nel profondo del cuore, scatenando emozioni intense. E come sappiamo da acquisizioni scientifiche ormai consolidate, le emozioni possono influenzare significativamente non solo il nostro stato di benessere soggettivo, ma anche la nostra capacità di risposta biologica alla malattia e alla sofferenza, attraverso i complessi rapporti biochimici che intercorrono fra i sistemi nervoso, endocrino e immunitario.
Per approfondire l’ascolto della musica come fattore di cura:
Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna / Strategie per stare meglio

Pista batte palestra sette a zero

La ginnastica è un ottimo aiuto anti-age, ma il ballo ha qualcosa in più dal punto di vista emotivo:
1) fa pregustare il piacere e il divertimento che si proverà;
2) offre l’opportunità di imparare sempre qualcosa di nuovo;
3) pur all’interno di “passi” predefiniti, consente sempre un certo margine di creatività;
4) stimola l’allegria, quando un passo non viene come dovrebbe e la coppia si abbandona a una risata divertita;
5) se fatto in compagnia di altre coppie, è un potente antidoto contro l’isolamento;
6) fa rivivere la liturgia del corteggiamento romantico e/o giocoso;
7) ripropone due modelli antichi di riferimento, il maschile e il femminile, di cui gli uomini e le donne di oggi sentono spesso profonda nostalgia.

Anziani Ballo, musica, canto e recitazione Salute femminile Salute maschile

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