Quali esercizi sono ottimali per un cervello in forma? Uno dei fondamentali, efficace in tutto l’arco della vita, è imparare, imparare, imparare. Non dormire sulle conoscenze di ieri. Un esempio pratico perfetto è il bilinguismo: l’apprendere una seconda lingua… e magari poi una terza o una quarta. Sorprendentemente, la velocità e la qualità di apprendimento migliorano e si potenziano con l’aumentare del numero di lingue apprese e, naturalmente, con la frequenza d’uso. Perché? L’apprendere una nuova lingua stimola i neuroni colinergici (che presiedono la memoria e il pensiero logico) a creare sempre nuove connessioni più diffuse ed efficaci (”neuroplasticità”). L’intelligenza linguistica, ma anche emotiva e sociale, ha come prerequisito questa base biologica: prima di stare connessi con gli altri tramite smartphone, sms e compagnia, è meglio assicurarsi di avere il proprio cervello attivo e intraconnesso.
Nuovi studi rivelano che i bambini che iniziano da piccoli a imparare un’altra lingua (in famiglia o tramite cartoon, giochi e libretti) hanno maggiori capacità di concentrazione. Il virare da una lingua a un’altra porta il piccolo ad allenare l’“attenzione selettiva”, concentrandosi sulle parole e i suoni che servono in quel momento e distogliendo l’attenzione da quelli dell’altro linguaggio. Attenzione selettiva ma anche velocità del viraggio, che stimolano agilità e prontezza mentale: una “danza neuronale”, come mi piace chiamarla, una musica fatta di suoni diversi, dati dall’arpeggio delle nostre cellule nervose. Non a caso sono più facilitati nell’apprendimento delle lingue i piccoli (e gli adulti!) che hanno sensibilità musicale, perché riescono più rapidamente a imitare proprio la prosodia del linguaggio (intonazione, ritmo, accento, durata di fonemi e parole). In più, l’imparare un’altra lingua stimola il bimbo a “cambiare prospettiva” sul mondo. A mettersi nei panni di un altro bimbo (nei cartoon, nelle fiabe, nei film per bambini) e di un’altra cultura. Non ultimo, è un investimento per il suo futuro. Un italiano ben parlato e scritto (!), associato all’inglese oppure allo spagnolo (facile per gli italiani) o, per i più lungimiranti, al russo, all’arabo o al cinese è una garanzia di impiego qualificato e di solide opportunità di carriera, e non solo in Italia.
Apprendere un’altra lingua in verità fa bene a tutti, ad ogni età, anche alla casalinga come al pensionato. «A che mi serve?», è l’obiezione. A mantenersi vivi di mente! Vi par poco? E i costi? Ecco la ricetta per una grande fitness fisico e mentale a costi minimi, considerando l’importanza dell’investimento in salute che comporta: cyclette, tapis roulant o cross-forma a casa, mentre si guarda un film in un’altra lingua con sottotitoli prima in italiano, poi nella lingua dell’audio. Pian piano si entra in un altro mondo, con un gioco nuovo e intelligente che ci fa ringiovanire, più agili, veloci e vivi, nel corpo e nella mente. Guadagnando salute sicura, con più energia fisica, più vigore mentale e più passione per la vita. E quando poi si viaggia, la soddisfazione di parlare bene, capire e farsi capire in un’altra lingua, è proprio impagabile. Che gusto!
Apprendimento Cervello / Sistema nervoso centrale Istruzione, arte e cultura Lingue straniere e bilinguismo