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Bellezza e sicurezza, binomio potente

Bellezza e sicurezza, binomio potente
02/07/2018

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

«Bellezza mezza sicurezza. Sicurezza mezza bellezza», sostiene la mamma ottantenne, molto charmante, di una mia cara amica, citando la nonna. Dunque una convinzione transgenerazionale, che mantiene ancor oggi una profonda verità. Quali implicazioni ha per una ragazza o un ragazzo d’oggi riflettere su questa affermazione? Il “mezza” è la parola chiave per comprendere il legame tra le due qualità. Ben compresa, è lo stimolo per valorizzare un binomio di sicura efficacia per gustarsi il meglio della vita.
Nascere belli è un vantaggio etologicamente indiscutibile: dalla nascita in poi tutte le interazioni, prima con gli adulti, poi con i coetanei, sono segnate dalla seduzione della bellezza. Richiamo potente: nei cuccioli d’uomo, ma anche di altri mammiferi, la bellezza, unita a vitalità, dà innanzitutto più chances di vita. Attrae attenzioni, cure, privilegi, amore (e rischi di attenzioni inappropriate). E’ un indubbio vantaggio relazionale, a tutte le età. Punto chiave: la persona bella ha anche più chances di felicità nella vita? Dipende, e qui il “mezza” mostra i lati critici. Sì, può dare più chances di felicità se è una bellezza “coltivata”. Sul fronte visibile, quando la bellezza si unisce a educazione, postura, eleganza, classe, energia fisica e mentale, tutte caratteristiche, apprese dalla famiglia d’origine e/o acquisite per ricerca personale, studio e allenamento, che aumentano le possibilità di una collocazione alta nella scala sociale, con tutti i vantaggi di opportunità, di benessere, anche economico, e di libertà. Sul fronte invisibile, quando è unita alla sicurezza interiore che nasce da altri fattori. L’essere stati amati molto, con tenerezza, attenzione e dedizione, aumenta la fiducia in sé e nel meritare di essere amati. E’ questo il pilastro primario (la “base sicura” di John Bowlby) della fiducia in sé, che è emozionale, e dell’autostima, che è cognitivo/razionale. Fiducia e autostima crescono ancor più se sono stati coltivati altri talenti, altre abilità che nutrono la sicurezza in sé che nasce dalla competenza conquistata (le 10.000 ore o più di pratica nel campo amato).
Bellezza e sicurezza, costruita sul fronte emotivo e su abilità coltivate, creano un binomio formidabile per essere soddisfatti e spesso felici. Sul fronte opposto, una bellezza non coltivata, una bellezza solitaria dal punto di vista degli altri talenti che la potrebbero accompagnare, può diventare un insospettato e insidioso fattore di vulnerabilità. Con due passaggi critici: l’adolescenza, quando si dorme sugli allori della bellezza, rischiando di perdere il viaggio della vita, come sta succedendo a molti adolescenti che affondano in un narcisismo fatto di selfie senza orizzonti. E la menopausa, quando perdita ormonale e tempo impietoso graffiano la bellezza con unghie insidiose, che lacerano la pelle e infettano l’anima col virus dell’infelicità. Se invece bambini e adolescenti sono stimolati a coltivare altre qualità, meno vulnerabili alle aggressioni del tempo, possono crescere in sicurezza interiore e fascino.
Per i meno belli il genere ha sempre fatto la differenza. Per la donna, l’essere meno bella ha storicamente ridotto le chance di una vita migliore, a meno di non avere un gran temperamento, una grande sicurezza interiore. O di essere “nata arrivata”, per estrazione familiare. Per l’uomo, la bellezza estetica non era il primo fattore. Se c’era, era un fiore all’occhiello. Altre variabili pesavano di più: intelligenza, energia vitale, forza fisica, abilità manuali, destrezza, intuizione, capacità organizzative, economiche, strategiche, e cultura, nelle sue diverse declinazioni. Queste erano (e sono) le abilità per conquistare sicurezza, rango sociale e una bellezza che non sarà adonica, ma può essere ancor più affascinante. Oggi le donne hanno molte chances in più, oltre alla bellezza. Possono cavalcare le opportunità di crescita personale e professionale che diventa sicurezza interiore, competenza, libertà, indipendenza economica, scelta del proprio destino e gioia di vivere nel mondo. Possono assaporare le potenzialità di una bellezza non solo estetica ma vibrantemente fascinosa, che non teme il tempo. E anzi lo vive con consapevolezza e passione. Anche in un mondo dove l’immagine domina, è saggio ricordare che la lunga ricerca della felicità nella vita richiede bellezza coltivata e sicurezza interiore. Oggi come ieri, “l’essenziale è invisibile agli occhi”, come diceva Antoine de Saint-Exupéry nel suo libro “Il Piccolo Principe”.

Adolescenti e giovani Autorealizzazione Bellezza Educazione Menopausa e premenopausa Seduzione Sicurezza

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