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Lichen sclerosus: un disturbo che può colpire anche le bambine

04/11/2009

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano

“Sono molto preoccupata per la mia nipotina. Ha 7 anni e da circa tre anni continua a toccarsi i genitali dicendo che ha prurito e fastidio. Il disturbo ce l’ha più di notte. Questo suo comportamento “sessuale” è diventato un problema. Le maestre trovano che sia un cattivo esempio. Il pediatra dice che non è un problema fisico e che è una crisi di crescita per problemi psicologici. A me non sembra: mia figlia e mio genero sono una coppia affiatata e la bambina mi sembra per tutti gli altri aspetti serena. Comunque è già stata in cura da due psicologhe ma senza nessun cambiamento apprezzabile. Adesso in classe l’hanno messa in primo banco così la vedono tutti e lei è costretta non farlo. Però ieri la piccola che mi è molto affezionata mi ha detto che ha capito che non deve più toccarsi ma che per lo sforzo le viene mal di testa e mal di pancia. Mia figlia l’ha portata ieri da una ginecologa esperta di patologie delle bambine che invece ha parlato di “lichen sclerosus”, dicendo che è questa la causa di tutto e che la masturbazione non c’entra! Questa povera bambina è stata trattata da viziosa per tre anni, e adesso salta fuori che il problema è fisico! Possibile?! Ma adesso c’è una cura davvero?”.
Una nonna in pena (Pisa)
Cara signora, capisco e condivido la sua preoccupazione. Penso che la ginecologa abbia fatto la diagnosi giusta. Me lo fa pensare una sua annotazione: il prurito è più intenso di notte, fino a svegliare la piccola. Escludendo gli ossiuri – un’infezione da parassiti intestinali che ogni pediatra o medico di famiglia esclude quasi di regola con gli esami appropriati – è proprio il lichen sclerosus l’altra patologia che causa questo tipo di prurito e che è troppo spesso trascurata nella diagnosi differenziale pediatrica, come sembra suggerire la situazione pesantissima vissuta dalla sua nipotina. Davvero maltrattata, rimproverata, stigmatizzata per anni, quando il problema era puramente fisico. Ovviamente il prurito può aumentare in condizioni di ansia e stress: e tre anni di rimproveri continui possono aver stressato questa bambina in modo pazzesco! Quel mal di testa e mal di pancia lo rivelano in modo evidente.

Che cos'è il lichen sclerosus?

Si tratta di una patologia dermatologica, che colpisce in particolare la cute e il sottocute vulvare, ossia dei genitali esterni. Può avere una eziologia autoimmune, genetica (spesso ci sono più casi nella stessa famiglia), o essere associato ad atopia. Comporta un prurito crescente con progressive alterazioni della cute ben visibili se si sa cosa cercare. Per inciso, il lichen si accompagna ad aumento delle fibre del dolore. Ed è stato dimostrato che il sollievo che viene dal grattarsi è registrato a livello del cervello con una riduzione di attività nervosa nelle aree del dolore. Questo per dire che il prurito è un sintomo con solidissime basi biologiche! La pelle dei genitali diventa biancastra, si assottiglia, le piccole labbra tendono a fondersi con le grandi labbra (“conglutinazione”) sino a scomparire. Il lichen sclerosus è certamente più frequente nella donna adulta e anziana, ma può comparire anche nelle bimbe piccole, in cui va diagnosticato e trattato con doverosa attenzione medica. Per questo, di fronte al prurito genitale nelle bambine, prima di arroccarsi sulle diagnosi “psicologiche” o peggio ”sessuologiche”, con pesanti giudizi morali, è doveroso fare un’accurata diagnosi differenziale delle cause fisiche – curabilissime – che lo possono causare. L’omissione diagnostica può fare danni enormi: psicologici, emotivi e relazionali. In positivo, gentile signora, mi sembra che ora la situazione medica sia del tutto compresa e ben curabile! Auguri per la sua nipotina!

Prevenire e curare – Lichen sclerosus: si può curare?

Certamente: tanto più precoce è la diagnosi, tanto più efficace è la cura:
a) all’inizio, è necessaria una pomata cortisonica applicata localmente, una volta al dì, meglio se alla sera, per alleviare rapidamente il sintomo del prurito; la frequenza delle applicazioni viene progressivamente ridotta con il miglioramento dei sintomi;
b) una pomata alla vitamina E, applicata quotidianamente al mattino, è preziosa per ridurre il senso di secchezza e fastidio e aiutare il miglioramento della cute;
c) l’igiene locale deve essere attenta, per evitare che le lesioni da grattamento possano infettarsi con germi banali o di provenienza fecale: bisogna educare la bambina a pulirsi e lavarsi dall’avanti all’indietro, e a lavarsi le mani ogni volta in cui vada in bagno; e preferire detergenti specifici alla camomilla, a pH 5, molto diluiti, oppure contenenti palmitoiletanolamide;
d) dopo la pubertà, l’applicazione locale di una pomata galenica al testosterone (che il farmacista prepara su ricetta medica) può ulteriormente migliorare le modificazioni della cute e dei tessuti sottostanti e dare ulteriore sollievo.

Bambini Lichen

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